Il Messaggero, 12 febbraio 2015
Le regole assurde del calcio: se il portiere para il rigore, per il difensore espulso la squalifica è doppia. È successo in Bundesliga, dopo che Neur ha neutralizzato il tiro di Moting. Così il compagno Boateng si è beccato un turno in più di stop. E sono scoppiate le polemiche
Ogni tanto, dal gran frullare del pallone, salta fuori una notizia che balla in bilico fra l’assurdo e l’impossibile. Il più delle volte, poi, è vera. Oggi la storia plana dalla Germania, tempio delle regole, dell’integrità e del rigore: in senso stretto e in senso lato, vedremo. In sintesi estrema, il giudice sportivo della Bundesliga, Hans Eberhard Lorenz, ha squalificato il difensore del Bayern Monaco, Boateng, per un numero maggiore di turni rispetto alla consuetudine perché il compagno di squadra Neuer ha parato un rigore. Raccontata così, la faccenda sembra ancor più folle. Per la verità, non è inutile soffermarsi su alcuni dettagli. Durante la sfida di campionato del 3 febbraio tra il Bayern e lo Schalke 04, Boateng ha commesso un fallo su Sam: penalty e cartellino rosso, secondo l’arbitro Dankert. Poi Neuer ha bloccato il pallone che Choupo-Moting gli ha «passato» dagli 11 metri e il nodo si è stretto. Ligio alle regole, il giudice Lorenz ha seguito la legge fino a rasentare lo zelo, e ha squalificato Boateng per tre giornate. Forse troppe, di sicuro tante: così il Bayern ha presentato ricorso ed è riuscito a ottenere lo sconto di un turno. Nasi arricciati, bocche imbronciate, l’andare non convinceva i bavaresi che volevano un solo turno di stop. Sono state le motivazioni della sentenza ad infiammare il paesaggio con il fuoco della sorpresa e, in certo modo, dell’indignazione. Siccome lo Schalke 04 non aveva trasformato il rigore e, dunque, non aveva tratto un vantaggio netto dall’episodio, allora Boateng ha ricevuto una squalifica accentuata. Due turni e non uno. «Il fatto che Neuer abbia parato ha causato un aumento del 200% della pena», ha spiegato Lorenz. «Sa, signor Boateng, forse Neuer ce l’ha con lei. Non fosse stato per lui, lei avrebbe saltato un incontro soltanto», ha fischiettato il giudice, pretendendosi spiritoso. Insomma, una regola del vantaggio retroattiva: se non si concretizza, punizione maggiore. Ci vuole talento, poco da dire. Stupisce, fra l’altro, che lo scompiglio si scateni mentre l’International board valuta l’ipotesi di attenuare proprio la tripla sanzione, poggiata su rigore, espulsione e squalifica.
LA REAZIONE
Va ricordato, comunque, che Lorenz ha soltanto applicato la norma. In Germania, del resto, nessuno si sogna di trasgredire quel che è impresso su qualsiasi tavola. Stavolta però le reazioni hanno colmato i silenzi degli indifferenti. «Spero che la regola venga cambiata, non ha davvero senso», ha tuonato Neuer. E pure altri portieri, come Zieler e Sommer, hanno alzato la voce: «Con un vantaggio netto, farei segnare gli avversari», hanno ragionato. Alle volte, insomma, basta un poco di flessibilità. E di buon senso.