il Fatto Quotidiano, 11 febbraio 2015
Mattarella è capace di indulgere sul frizzo. La storietta da ridere del presidente perché si sappia che percorre la via del rigore, ma anche dell’umorismo
Spett.le Fatto Quotidiano,
Mi si segnala la storietta illustrata da voi pubblicata, in cui io, il Presidente della Repubblica, vengo tratteggiato quale persona seriosa ed austera. Vorrei manifestare quanto io sappia, con moderazione, anche indulgere al frizzo, persuaso che il frizzo, rispettoso delle sensibilità, sia valore irrinunciabile per il Paese. Vi invio pertanto una storietta da ridere con preghiera di pubblicazione, perché si sappia che il Presidente percorre la via del rigore, ma anche dell’umorismo. Ordunque: un mezzo su quattro ruote dell’Arma dei Carabinieri, che colgo l’occasione di ringraziare per il fedele e silente esercizio di funzioni imprescindibili per il Paese, procede lungo una bella strada di una bella città italiana. Un milite governa il mezzo con sapienza tecnica, nel pieno rispetto del codice della strada. “Puoi documentarti” dice al suo commilitone “sulle condizioni di funzionamento dello strumento di segnalazione di svolta?” È uno scrupolo lodevole quello del milite, consapevole che il primo a dover dare l’esempio è chi è preposto a difendere lo Ius nella nostra società, guai altrimenti, si perderebbe la fiducia nelle Istituzioni! Il commilitone sporge il capo, controlla con il rigore che la contingenza esige e risponde “In questo istante lo strumento segnalatore di svolta è nell’esercizio delle funzioni per cui fu progettato, in questo istante lo strumento segnalatore di svolta non è nell’esercizio delle funzioni per cui fu progettato, in questo istante lo strumento segnalatore di svolta è nell’esercizio delle funzioni per cui fu progettato, in questo istante lo strumento…” e così via. Ecco. Nel pieno rispetto delle funzioni e della storia dell’Arma che tanto ha dato al Paese in termini di abnegazione e sacrificio, ho dimostrato che il Presidente sa anche trovare parole di ilarità, quell’ilarità che altresì mai deve travalicare le reali necessità del Paese.