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 2015  febbraio 11 Mercoledì calendario

Ieri era uno degli uomini più importanti del mondo, era sposato e la presenza di sua moglie accresceva la fascinazione nei suoi confronti. Oggi l’imputato Dominique Strauss-Kahn è divorziato, piegato dagli scandali sessuali e dai fallimenti societari. È flemmatico e ha lo sguardo annoiato. Ecco cosa scrivono i giornali francesi di DSK

«Lei era uno degli uomini più potenti del mondo»: con questa frase del presidente del tribunale Le Monde ha scelto di titolare il suo articolo sul processo di Lille. Un modo per ricordare la vertiginosa caduta dell’ex direttore del Fondo monetario internazionale, destinato all’Eliseo al posto di Hollande, che in aula siede a poche sedie di distanza da «Dodo la Saumure», uno degli altri co-imputati, attempato tenutario di squallidi bordelli appena al di là del confine belga.
La risposta di Strauss-Kahn mostra una «scintilla di autorità», scrive Le Monde : «Diciamo che ho salvato il mondo da una crisi che avrebbe potuto essere più grave di quella del 1929». DSK ha un riflesso di orgoglio, ma in fondo, scrive il giornale parigino, «si sente che tutto è cambiato. Lo dice la sua flemma rassegnata, lo sguardo di noia educata che posa su tutto quello che lo circonda. Ieri era un uomo sposato e la presenza di sua moglie al suo fianco accresceva la fascinazione nei suoi confronti. Oggi l’imputato Dominique Strauss-Kahn è divorziato, come indica sobriamente al presidente del tribunale durante le domande sulla sua personalità». DSK è un uomo piegato, non solo dagli scandali sessuali. I giudici gli ricordano la disavventura del fondo finanziario Lsk e il suicidio del suo associato, lui commenta: «In quella vicenda ho perduto del tempo, del denaro e senza dubbio della reputazione».
Libération punta invece sulla frase di Strauss-Kahn a proposito della drammatica testimonianza delle due prostitute, in particolare di Jade: «Non ne traggo la stessa impressione». Stiamo parlando degli incontri sessuali all’hotel Murano e al ristorante L’Aventure di Parigi, la prostituta parla di brutalità e di scene animalesche. Lui non contesta nei fatti, a differenza dei suoi avvocati non cerca di minare la credibilità della testimone. Si limita a constatare che la stessa situazione è stata vissuta in modo diverso. È il modo per restare aggrappato alla sola linea di difesa che potrebbe garantirgli l’assoluzione: DSK era convinto di partecipare a una festa in cui tutti i partecipanti erano libertini che stavano giocando, un «momento ricreativo condiviso». Mouna e Jade si dicono invece convinte invece che Strauss-Kahn sapeva benissimo che loro erano delle prostitute, perché si è comportato con loro come se fossero tali.