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 2015  febbraio 11 Mercoledì calendario

I 5Stelle ripudiano Alice Salvatore, la candidata alle Regionali della Liguria votata dal web e difesa da Grillo. Così consiglieri comunali e militanti spaccano il partito. E Don Paolo Farinella, prete di strada, ha convocato un’assemblea nella sua chiesa: l’obiettivo è una lista per lanciare l’ex sindaco Sansa

C’è chi lo chiama già il “tradimento dei chierici”. Si consumerà venerdì nella chiesa di San Torpete, nel cuore della città vecchia di Genova, lo strappo del capogruppo in Comune del M5S, Paolo Putti, e di alcuni altri consiglieri.
Sono le truppe grilline di lungo corso, da due anni in consiglio comunale, che ora lasciano solo il leader Beppe Grillo, proprio nella sua città. È stata l’attività a Palazzo Tursi, con le frequenti convergenze con forze di sinistra – su temi come il no alla cementificazione, la lotta agli sprechi e ai costi della politica – ad aver creato il terreno fertile per un dialogo che ora sta diventano alleanza elettorale per Putti e i suoi. E strappo definitivo con il M5S.
Anche nella sua città, insomma, Grillo vede materializzarsi una spaccatura nel movimento. Don Paolo Farinella, prete di strada, ha convocato un’assemblea nella sua chiesa, alle soglie del porto, per portare alle elezioni di maggio «una forza fatta di tante persone che vogliono trasparenza, competenza, legalità e nessun partito». All’assemblea, e sarà una prima volta, «parteciperanno anche Putti e altri esponenti del Movimento 5 Stelle, uno di loro è tra i relatori». Putti è stato candidato sindaco per i 5Stelle nel 2012. Un mese fa aveva contestato a Grillo il metodo di scelta del candidato alle elezioni regionali. Il leader ha affidato al web la designazione, nei rigorosi confini del popolo grillino. Putti voleva attingere a competenze esterne. Grillo lo aveva messo a tacere e Putti aveva chiuso secco: «Occasione persa». La candidata ufficiale alle regionali, incoronata dalla rete, è la trentaduenne genovese Alice Salvatore.
Ma Putti non si è fermato. Lui e altri grillini hanno avviato contatti con pezzi di sinistra e movimenti della società civile per trovare un nome da contrapporre alla candidata del Pd Raffaella Paita. E ora Putti e i suoi sono interessati a formare una lista civica, per appoggiare un nuovo cartello elettorale. Chi sarà il loro candidato governatore? Dopo i nomi di Sergio Cofferati, Francesca Balzani, Sabina Rossa e Ferruccio Sansa, spunta il nome del padre di quest’ultimo, Adriano Sansa, ex sindaco di Genova ed ex presidente del Tribunale dei minori.
L’aria di “scisma” che tira a Genova anche ieri ha trovato una risonanza a Roma. Roberto Fico, presidente della Vigilanza Rai, ai microfoni di “Un giorno da pecora”, su Rai Radio2, ha lanciato sospetti pesanti sui chi ha lasciato il movimento: «I 35 parlamentari che se ne sono andati lo hanno fatto per soldi». Immediata la replica di Alternativa Libera, la sigla sotto cui si sono raccolti i dieci deputati usciti poche settimane fa: «Quello di Fico è carrierismo sfrenato. Noi proseguiremo il mandato affidatoci dagli elettori. A tradire questo mandato sono stati semmai i Cinquestelle».