Corriere della Sera, 10 febbraio 2015
La telecamera, il morsetto, lo specchietto: i ricordi dello storico sbarco sulla Luna che Neil Armstrong si teneva in casa
È commovente pensare al primo uomo sbarcato sulla Luna, Neil Armstrong che tiene nascosto in un angolo della casa, in Ohio (Usa), una borsa con alcuni ricordi del suo storico volo. La moglie Carol l’ha trovata e donata al museo dell’aeronautica e dello spazio di Washington che già ospita l’astronave Apollo-11 protagonista della grande impresa. Quasi si vede il celebre astronauta con gli occhi sempre sorridenti tanto celebre quanto schivo, aprire la borsa e prendere in mano una ventina di pezzi sorprendenti per la loro semplicità: un pezzettino di cavo elettrico, un morsetto, uno specchietto, il tappo di un contenitore di rifiuti della capsula. Il più prezioso è la telecamera che ci ha trasmesso dal modulo di sbarco l’immagine sbiadita nella tuta bianca mentre appoggiava il piede sulla polvere lunare. Erano dei ricordi che certamente l’uomo della Luna qualche volta guardava da solo per rivivere forse, attraverso gli apparentemente banali oggetti della sua nave cosmica, l’emozione del lontano momento del luglio 1969. La moglie Carol non ne conosceva l’esistenza e scoprendoli avrà rivisto il dolce compagno, scomparso due anni fa, che nel silenzio della casa ammirava con nostalgia le piccole grandi cose della sua storia.