Il Messaggero, 9 febbraio 2015
La furiosa lite in diretta all’Arena tra Massimo Giletti e Mario Capanna. Una questione di vitalizi, privilegi, povertà e un libro gettato per terra
Minacce di querela, parolacce e un libro che vola per aria. Scontro durante L’Arena, ieri su Rai1. Una bomba se si pensa a un conduttore agguerrito (ogni domenica scopre una magagna del Bel Paese) ma misurato come Massimo Giletti. Che però nella seconda parte del programma aveva invitato Mario Capanna, scrittore e soprattutto leader delle battaglie sociali e dei movimenti giovanili del ’68, intervenuto per spiegare la sua presa di posizione contraria al taglio del 10% dei vitalizi.
LA LITE
Non appena Giletti gli chiede se i vitalizi siano priviligi o diritti acquisiti l’altro prende fuoco («ma quali privilegi? Non sa di che parla»). Il conduttore insiste: «Secondo lei è etico che Claudia Lombardo, consigliere regionale in Sardegna, a soli 41 anni percepisca circa 5 mila euro al mese?». L’altro si altera sempre più. Il giornalista incalza: «Lei quanto guadagna?». Risposta:«Sui 5 mila euro». Giletti: «In dieci anni sono 380 mila euro: quanto ha versato di contributi?». Il politico non lo sa. Glielo dice il conduttore: «30 mila 800 euro». Capanna esplode: «Lei fa la tv per rincoglionire la gente, butta fumo negli occhi». Non molla la presa Giletti: «Privarvi del 10% non vi peserebbe e sarebbe un segnale per il Paese». Altri insulti fino al fatidico: «Impari, legga il mio libro». Ma il citato libro viene gettato dal giornalista tra gli applausi degli spettatori in studio.