Corriere della Sera, 6 febbraio 2015
Niente tour mondiale per Grillo: «Servo qui al Movimento. Non è il caso di andare in giro per il mondo, proprio ora che ci sono le Regionali»
«Voglio star vicino al Movimento, un tour adesso diventa troppo faticoso e non è il caso di andare in giro per il mondo, proprio ora che ci sono le Regionali». Spiega così a chi gli è vicino, Beppe Grillo, le ragioni dell’improvviso annullamento di un tour annunciato da mesi, con otto tappe già fissate tra il 13 marzo e il 14 aprile. Lo show internazionale si chiamava Il Rabdomante e per ora resta in piedi una sola data, quella del Cirque Royale di Bruxelles, per la quale è ancora possibile prenotare i biglietti online. Ma le altre – New York, Londra, Locarno, Zurigo, Colonia, Stoccarda e Monaco – sono state annullate una dopo l’altra e non è escluso che venga cancellata anche questa. Qualcuno ipotizza un flop delle prevendite, ma non ci sono dati disponibili. L’unico riguarda la data di Bruxelles, prevista per il 30 marzo, che aveva già circa 200 prenotazioni (biglietti da 29 a 39 euro). Nel 2004 Grillo era tornato al suo mestiere di comico, sempre molto contaminato con la politica, con un tour europeo, chiamato Te la do io l’Europa. Nella presentazione del Rabdomante si leggeva: «Rabdomante è colui che cerca. Che coglie i segnali del cambiamento e li anticipa. Tutto quello che sta già accadendo ora ci sta portando nel futuro. Dalla robotica, alla genetica, alla politica, tutto sta cambiando e noi ci siamo dentro. Rabdomante lo racconta in anteprima. Una boccata di ossigeno e di ottimismo». Ma si torna in apnea, perché i tempi non son facili nel Movimento, tra polemiche, espulsioni, fuoriusciti e sondaggi che non volano più come un tempo. Il direttorio non ha alleggerito troppo la posizione di Grillo. E Casaleggio non sembra in grado di reggere da solo il peso politico del momento. Che la situazione non sia leggera si era già incaricato di spiegarlo lo stesso Grillo, all’atto di nascita del nuovo organismo, quando aveva citato Forrest Gump: «Sono un po’ stanchino». Ora, anche per placare gli animi, si preparerebbe un ampliamento del direttorio, con nomi nuovi a rotazione, ma è ancora tutto da decidere. «Grillo resta il capo politico e il garante», assicurano dai piani alti. Non cambia nulla, ripetono, ma in realtà molto sta cambiando. Per esempio i rapporti con le istituzioni. Grillo ha chiesto di incontrare il presidente. I toni sono più morbidi, l’apertura verso il Quirinale non sembra di facciata. Restano le battaglie da fare, con un Movimento che in Parlamento sembra sgretolarsi: il video di Paola Taverna – molto sbeffeggiato sui social —, con la deputata che miracolosamente trasforma l’euro in lire, annuncia la battaglia sull’Europa. Ma prima c’è da pensare alle Regionali, che non si annunciano sotto i migliori auspici.