Libero, 5 febbraio 2015
Se chiedi l’elemosina finisci in galera. Potrebbe succedere in Norvegia, dove il governo di destra ha presentato una legge per proibire l’accattonaggio, in crescita costante e collegato alla criminalità organizzata
Vietato mendicare. Con la stessa puritana intransigenza che i vicini svedesi ci hanno messo per rendere fuori legge la prostituzione, adesso il governo norvegese sta per far passare la legge che rende illegale non solo chiedere l’elemosina per strada in modo “organizzato”, ma addirittura ogni tipo di “cooperazione” con l’accattonaggio. Locuzione generica in base alla quale anche chi dà una monetina per strada a un mendicante potrebbe incorrere nella pena fino a un anno di carcere.
Appunto, in Svezia dal 1999, con una normativa poi ripresa in Islanda e dal 2009 anche nella stessa Norvegia, chi è sorpreso ad andare con una prostituta finisce dentro: fino a sei mesi. Con tutta la libertà sessuale che c’è, è la logica, perché ti metti a pagare per una cosa che potresti comodamente avere gratis? Anche se, come la disgrazia di Assange dimostra, le leggi anti-stupro scandinave possono essere talmente stringenti, che giusto con un consenso scritto e controfirmato si può essere sicuri di non avere problemi.
Il principio è lo stesso: con tutte le tasse che si pagano in Norvegia appunto per finanziare il generoso Stato sociale che impedisce a disoccupati e indigenti di rischiare la fama, perché ti metti a importunare il cittadino per chiedergli altri soldi? Una differenza è che le leggi anti-prostituzione le hanno volute i socialdemocratici, mentre in Norvegia dal 16 ottobre 2013 è primo ministro la conservatrice Erna Solberg. Leader di un partito che si chiama semplicemente e direttamente Destra, e in coalizione con un Partito del Progresso che in realtà malgrado il nome è più di destra ancora: 11 ministri sono della Destra, che si considera omologa dei conservatori britannici; 7 sono del Partito del Progresso, che può essere considerato più vicino ai modelli Farage e Salvini, se non Marine Le Pen.
Ed è in particolare il progressista segretario di Stato alla Giustizia Vidar Brien-Karlsen che spinge per una riforma del codice penale. Il suo obiettivo: «Permettere che la polizia possa prendere misure energiche perché la gente non venga a frotte a mendicare in Norvegia», che anche grazie al petrolio è uno dei Paesi più ricchi del mondo, con un reddito da 100.000 dollari all’anno pro-capite. Il riferimento è soprattutto ai romeni: nel 2012 la polizia fece una serie di retate da cui risultò che erano romeni 187 dei 194 mendicanti di Oslo.
Con la crisi mondiale non solo il numero dei mendicanti stranieri in Norvegia è aumentato, ma dicono che sono diventati anche più aggressivi. Il primo ministro sostiene che la legge è necessaria soprattutto perché i mendicanti si stanno collegando sempre più alla criminalità organizzata. Liberali e democristiani, che appoggiano il governo dall’esterno, sono per la verità contrari, e considerano l’idea «vergognosa». Ma Erna Solberg potrà compensare con l’appoggio del Partito di Centro, una formazione di contadini che nel passato governo stava in colazioni con laburisti e verdi. La portavoce centrista Jenny Klinge si dice d’accordo in linea di principio, anche se «non ha ancora visto i dettagli della proposta di governo».
In effetti fino al 2005 esisteva già una legge del genere, ma era stata poi abolita. Nel 2013 un’altra legge ha però conferito ai municipi l’autonomia rispetto alle soluzioni da adottare per fronteggiare la povertà per le strade. E molte amministrazioni, specie nel Sud, si sono così valse di questa possibilità di multare i mendicanti e di incarcerarli, registrando le generalità degli indigenti attraverso registri appositi. Ma non la capitale Oslo. Il progetto di riforma del Codice Penale sarà presentato allo Storting, il parlamento di Oslo, la prossima settimana. E estenderà il divieto a tutto il Paese. Molte chiese sono preoccupate che venga limitata la propria possibilità di svolgere attività assistenziali, anche se è stato garantito che la legge non si applicherà «alla carità e alle collette nei giorni di Halloween, Natale e feste simili».