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 2015  febbraio 05 Giovedì calendario

Tutte le stranezze e le incongruenze del video jihadista sul pilota giordano bruciato vivo.

Abu Ibrahim Raqqawi, sopranome che nasconde un blogger attivo a Raqqa, la città controllata dall’Isis, ha sottolineato un paio di «stranezze» nel video dell’orrore. Forse un errore dei jihadisti. Giorni fa era apparsa un’immagine dell’ostaggio giapponese Kenji Goto che teneva in mano una foto del pilota giordano (accanto, sotto): se si guarda il particolare si può notare che il militare è in una gabbia e che lo «scenario» (1) è simile a quello poi apparso nel filmato dell’esecuzione. Cambia la barba (2) del pilota, un po’ più lunga e forse creata ad arte con un ritocco digitale. L’Isis ha tenuto il giordano per settimane nella gabbia? Non sembra plausibile. Perché non ha utilizzato un’altra foto? Certo la sbarra (3) che appare nella foto sopra, sotto non c’è. Questo potrebbe rafforzare l’ipotesi che Muath è stato assassinato nei primi giorni di gennaio. Sempre Raqqawi ha ricordato un messaggio Twitter dell’8 gennaio dove si raccontava la morte del pilota. Membri dell’Isis avevano infatti esultato dopo aver assistito all’esecuzione del militare usando il fuoco. Infine le divise dei jihadisti (in basso). Ricordano quelle americane e l’Isis le sfoggia nei video di propaganda: gli esperti sostengono che potrebbero averle acquistate sul mercato nero.