Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  febbraio 05 Giovedì calendario

Il leghista Tosi apre alle coppie di fatto. Verona sarà la prima grande città guidata dal centrodestra a varare un registro per le unioni civili. Il sindaco parla di «mutate esigenze della società». Il gelo di Salvini

La svolta di Flavio Tosi: a Verona, coppie di fatto. Eterosessuali e anche omosessuali. A sorpresa, il sindaco della città più importante governata dalla Lega, apre alle unioni civili. Che peraltro non sono previste in nessuna città importante governata dal centrodestra. In ogni caso, già dalla prossima settimana, per i conviventi sarà possibile registrarsi a un registro anagrafico che ne riconoscerà lo status di coppia almeno ai fini dell’assistenza sanitaria e ospedaliera: «Il fatto – ha detto Tosi – che al convivente sia negata la possibilità di assistenza e perfino il diritto ad ottenere informazioni sulla salute del proprio compagno, beh, l’ho sempre ritenuta una cosa profondamente ingiusta». Nessuna agevolazione è invece prevista riguardo all’assegnazione di alloggi pubblici per chi non ha figli.
L’iniziativa, comunque, non è precisamente in linea con le pubbliche dichiarazioni del Carroccio, che ha sempre espresso il rigoroso ossequio alla formula tradizionale di famiglia. E infatti, nell’apprendere la notizia, il segretario della Lega Matteo Salvini, secondo i suoi collaboratori, non ha esultato: «Meno male che avevo detto ai sindaci di avere come priorità assolute le case popolari, il Fisco e le disabilità...». Chi riporta la battuta, fa anche osservare che la notizia è stata appresa dal segretario soltanto dalle agenzie stampa. Insomma, Salvini non era stato informato.
Il provvedimento è stato approvato dalla giunta e nelle prossime ore Flavio Tosi firmerà l’ordinanza per dare il via alla concreta applicazione. Ed è stato proprio il sindaco, ieri, a spiegare che il presupposto è quello fissato dal Dpr 223 del 1989. Che all’articolo 4 sancisce come «agli effetti anagrafici per famiglia si intende un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso Comune».
Il riconoscimento potrà essere richiesto da tutti coloro che si trovino in due casi specifici. I conviventi con figli godranno del riconoscimento comunale immediatamente. Ma potranno registrare la propria unione anche coloro che – pur in assenza di figli – vivono insieme da almeno due anni. Qualora uno dei conviventi abbia già compiuto i settant’anni, la soglia del riconoscimento si abbassa ulteriormente: basterà un anno sotto lo stesso tetto.
«Si tratta – ha detto Tosi – di un primo passo nel riconoscimento delle cosiddette coppie di fatto, date le mutate esigenze della società contemporanea e l’evidente discrasia tra realtà sociale e disciplina giuridica». Anche se il nuovo registro non interferirà «con la vigente normativa in materia di anagrafe e di stato civile, con il diritto di famiglia e con altre leggi di tipo civilistico». Ma in ogni caso i conviventi veronesi potranno «fruire di agevolazioni per i servizi rivolti a coppie, giovani, genitori e anziani, per lo sport e il tempo libero». E anche «avere accesso ai servizi sociali e alle attività di sostegno e di aiuto nell’educazione».
In realtà, la posizione di Tosi su questo argomento è tutt’altro che una novità. Il leghista atipico, infatti, aveva già manifestato il suo pensiero sull’argomento. Passare però dall’opinione ai fatti lo ripropone, però, come una personalità distinta rispetto al mainstream leghista. Del resto, la svolta «nazionale» di Matteo Salvini era stata in qualche modo anticipata dall’associazione «Ricostruiamo il Paese». E se oggi il segretario leghista debutterà in Abruzzo con il suo tour al centro e al sud per promuovere la (futura) lista «Noi con Salvini», Tosi batte l’intero Stivale dall’ottobre 2013: domani, tanto per dire, sarà a Foggia.