Il Sole 24 Ore, 4 febbraio 2015
Riassetto nelle holding dei figli di Berlusconi. Cambia lo statuto di “Quattordicesima”: introdotta la figura del vicepresidente (Barbara forse) e allargato l’oggetto sociale
La Holding Italiana Quattordicesima, titolare del 21,42% della Fininvest e partecipata da Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi, cambia lo Statuto e rafforza la struttura al vertice con l’introduzione della figura, finora assente, di un Vice presidente a livello di governance. Una poltrona che, secondo diversi osservatori, potrebbe essere in futuro riservata a Barbara Berlusconi, primogenita nata dal matrimonio tra Silvio Berlusconi e Veronica Lario. Anche se – si apprende – la nomina di un vicepresidente non sarebbe al momento all’ordine del giorno della holding.
Il veicolo partecipato dalla stessa Barbara, insieme ai fratelli Luigi ed Eleonora, ha appena rivisto diversi punti dello statuto della holding. A metà gennaio, nel corso di una assemblea a cui hanno partecipato solo Luigi ed Eleonora con Barbara assente, per poi collegarsi alla fine della riunione assembleare, i figli del Cavaliere hanno riscritto diversi punti del documento che detta legge all’interno della Holding Italiana Quattordicesi.
Tra le novità spicca la modifica dell’articolo 19 dello Statuto al fine di prevedere che l’assemblea della società possa essere presieduta anche dal Vicepresidente, se eletto. Tale poltrona finora non era prevista nell’ambito della governance.
Nel corso dello scorso anno, infatti, la struttura al vertice del veicolo dei tre fratelli è stata definita, con due importanti nomine. Agli inizi del 2014, in occasione della nomina del nuovo consiglio di amministrazione da parte dell’assemblea degli azionisti, Luigi Berlusconi è infatti diventato presidente del consiglio di amministrazione e nel board sono entrati anche alcuni manager esterni che ruotano nella galassia Fininvest. Si tratta di Federico Rampolla, attuale responsabile della Digital Innovation di Mondadori e di Furio Pietribiasi, un dirigente del gruppo Mediolanum. La vera novità però è stata formalizzata solo in un secondo tempo, ovvero in occasione del primo board che ha conferito cariche e poteri al nuovo consiglio della Holding italiana quattordicesima. In questo contesto è maturata – appunto – la decisione di attribuire il ruolo di consigliere delegato ad Eleonora. A differenza degli altri fratelli, Luigi, Barbara e Marina, presidente della Fininvest, Eleonora non aveva alcuna carica all’interno della holding, né siede nel consiglio di amministrazione della holding di via Paleocapa, né tantomeno ha incarichi in altre società controllate. Il vertice della Holding italiana quattordicesima, che sarà condiviso con il fratello Luigi, ha dunque rappresentato per Eleonora la prima vera poltrona. Barbara, in questo contesto, è rimasta nel board solo in veste di consigliere della holding, pur detenendo una quota identica ai due fratelli. Da qui l’impressione che la modifica di questo punto dello statuto possa essere il primo passo per ridistribuire i poteri in modo paritetico tra i tre fratelli dando una maggiore struttura manageriale alla holding italiana quattordicesima. Tuttavia, si fa notare, che la nomina di una vice presidenza non è attualmente all’ordine del giorno e che l’introduzione della figura in questione risponde solo ad esigenze di rinnovare lo Statuto e adeguarlo alle concrete esigenze della società. Si vedrà.
Tra gli articoli modificati nell’ambito della revisione dello statuto spicca anche l’oggetto sociale che di fatto è stato allargato con la possibilità, nell’ambito del conseguimento dell’oggetto sociale stesso (gestione partecipazioni) anche concessioni di garanzie reali per obbligazioni proprie e di terzi e l’assunzione di finanziamenti. Inoltre l’assemblea ha rivisto anche la struttura dell’organo amministrativo, tra cui l’articolo 31 dove è previsto che il cda possa nominare un comitato esecutivo dove fanno parte di diritto il presidente del Consiglio, il vicepresidente (se eletto) e l’amministratore/i delegato/i. Inoltre, stabilisce il “nuovo” articolo 32, «quando la gestione della società viene affidata ad un consiglio di amministrazione la rappresentanza della società spetta, oltre che al Presidente ed al Vicepresidente, se eletto, anche agli Amministratori Delegati, in via tra loro disgiunta».