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 2015  febbraio 04 Mercoledì calendario

Roma è così sporca che i luoghi dove dovrebbero girare il nuovo 007 di Sam Mendes al momento sono impraticabili. La stampa inglese mette in guardia sul degrado

La buca sotto al tappeto. Ovvero: come tentare di nascondere l’incuria di Roma con una finta operazione di maquillage. L’hanno capito bene gli inglesi del Times e di The Indipendent, nonché i produttori americani del grande cinema, preoccupati per le condizioni della città che, a breve, cioè dal 19 febbraio, ospiterà le riprese del nuovo film di 007, Spectre. Una pellicola che cittadini e istituzioni aspettano come una manna, non fosse altro che per i quattrini che l’amministrazione conta di ricavare. Inseguimenti da brivido lungo il Tevere, riprese dall’alto, rocambolesche performance di James Bond alias Daniel Craig, che in una scena clou si cala da un elicottero su Ponte Sisto.
Il regista Sam Mendes, premio Oscar per American Beauty e direttore del precedente film di 007 campione d’incassi in tutto il mondo, Skyfall, ha pensato a immagini mozzafiato, che rischiano però di essere macchiate dallo stato di degrado dilagante nella Città Eterna. Tanto più che il sito romano www.bastacartelloni.it, citato dalla stampa anglosassone, da giorni mostra lo stato di avanzamento dei lavori pari a zero nelle zone interessate dal set. Nulla, in sintesi, è finora stato fatto nelle location del film che deve celebrare, oltre alla prestanza fisica del protagonista, anche la bellezza romana. Le scritte sono ancora tutte lì, la monnezza pure. Insomma, dal centro alla periferia, la visuale non cambia: sempre sporcizia e graffiti in primo piano o sullo sfondo. Dal Comune assicurano che il restyling avverrà in tempo per il primo ciak, ma intanto da piazza del Popolo al Flaminio, dal Gianicolo alla Nomentana, dal Verano all’Appia Antica, cioè nei luoghi che per almeno un mese saranno invasi dalla troupe, non vi è traccia di pulizie né ricerca del decoro.
Per questo Michael Day, dalle colonne di The Independent ha lanciato l’allarme: «Le location della Capitale saranno all’altezza del valore simbolico e scenografico per il quale sono state scelte? In altre parole: i luoghi scelti per le riprese di 007 restituiranno un’immagine all’altezza del mito di Roma che verrà indirettamente celebrato dal film?». E ancora: Sarà Spectre quello spot per il rilancio turistico della Capitale che si attendono i vari responsabili istituzionali a cominciare dal sindaco Marino che ne fece un intervento appassionato di fronte alla platea di bloggers antidegrado riuniti alla Casa delle Città?». C’è da scommettere che, alla vigilia delle riprese, l’ex senatore Pd provi a cavarsela come ha fatto ieri al cospetto del neopresidente della Repubblica, Sergio Mattarella: lifting in emergenza, del tipo polvere sotto al tappeto. Per il saluto ufficiale al nuovo inquilino del Colle, il Campidoglio ha approntato di corsa il piano delle grandi pulizie. Lerciume occultato nella notte da solerti operatori, cassonetti svuotati, voragini colmate alla chetichella, verde pubblico in ordine per la prima apparizione del successore di Giorgio Napolitano. Da prassi, infatti, dopo il giuramento, il capo dello Stato rende omaggio al Milite Ignoto e così è avvenuto ieri per Mattarella che dalla Camera si è diretto a piazza Venezia, per l’occasione tirata a lucido. Tappeto rosso con lo stemma capitolino sopra ai sampietrini divelti, incubo degli scooteristi e flagello delle sospensioni.
Solo l’altra mattina, proprio davanti all’Altare della Patria, un copertone sganciato da qualche auto incappata nelle voragini campeggiava in mezzo alla piazza, costringendo auto, moto e bus a una pericolosa gimkana. Alla fine una ragazza in motorino ha avvertito i vigili: «Togliete quella gomma o qualcuno si farà del male». Pieno centro. Esattamente dove ieri il sindaco, con la fascia tricolore, ha fatto sistemare tutto, vasi compresi, per gli onori di casa al Capo dello Stato: «Caro presidente siamo certi che lei sarà vicino a tutti noi sindaci per eliminare le diseguaglianze e dare a tutti gli stessi diritti e la stessa dignità». Mattarella non l’ha degnato più di tanto, è salito sulla Flaminia scoperta con Renzi e su verso il Quirinale. Con Marino ha in comune la Fiat Panda (grigia quella dell’ex giudice, rossa per il sindaco), ma non le multe che il sindaco ha preso incurante delle telecamere del centro storico. Qui sopra, lo scalo del Pinedo, sul Tevere, tratta dal sito opencampidoglio.it. A destra, un’immagine del quartiere Esquilino, tratta da un altro sito internet che denuncia il degrado romano, romafaschifo.it