Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  febbraio 03 Martedì calendario

La ragione delle femministe. La toponomastica è sbilanciata al maschile per via della storia. Le strade rosa a Imola sono solo 19 su 800, lo dice il Resto del Carlino che correda l’articolo con la foto di una targa «Via della Sega». E le lettrici s’infuriano

A ogni morte di Papa (meglio: a ogni elezione di capo dello Stato) a certe femministe occorre dare ragione. Alcune donne del Pd, tre anni fa, si lagnarono perché le “vie al femminile” sono troppo poche: da qui la richiesta di “riportare lo stato attuale verso la parità”, perché oggi “la toponomastica è troppo sbilanciata in senso maschile”. Ma non sono loro le femministe a cui bisogna dare ragione: perché è chiaro che sbilanciata non è la toponomastica, è la Storia; c’è stata una prevalenza di uomini nei punti cruciali della Storia e il perché è ovvio, come è ovvio che lo squilibrio andrà progressivamente a sparire. Ci sono altre femministe che hanno proposto le quote rosa per le vie, le strade rosa: ma non sono neppure loro le femministe a cui bisogna dare ragione, perché un paio di sondaggi hanno evidenziato forzature imbarazzanti in nome del politicamente corretto: i nomi notevoli sono 4 o 5, a dispetto di altri davvero improbabili. Sono altre le femministe a cui bisogna dare ragione. Sono quelle che si sono incazzate per un articolo apparso venerdì sull’inserto “Imola” del Resto del Carlino: a pagina 4 appaiono i titoli “A caccia di nuove strade rosa” e “Le donne sono in 19 vie su 800”, con la notizia di un concorso per intitolare luoghi pubblici a donne celebri. E poi c’è una foto. C’è una foto con la targa di una via, e forse l’ha scelta un uomo. Perché nella foto, a corredo di un articolo sulle vie da dedicare alle donne, si vede la targa di “Via della Sega”. Lettrici infuriate.