Corriere della Sera, 3 febbraio 2015
Thelma, il pitone che ha partorito sei piccoli senza un maschio. La partenogenesi, ovvero la riproduzione unisessuale
La partenogenesi è una modalità riproduttiva in cui un uovo si sviluppa senza che sia avvenuta fecondazione. È detta anche riproduzione unisessuale perché maschi e relativi spermatozoi non entrano in gioco nella nascita della prole. È solo un fatto femminile. I testi di biologia la classificano in accidentale, facoltativa o obbligatoria e sempre più casi soprattutto di vertebrati, dove il fenomeno è da sempre considerato raro, vengono alla luce. La Bbc ci informa di una nascita partenogenetica allo zoo di Louisville, negli Stati Uniti. Thelma, pitone femmina di 6 metri, ha passato 4 anni da sola in una gabbia, senza aver mai incontrato un maschio della propria specie. Ma è comunque riuscita a deporre 61 uova, da cui sono nati sei piccoli. I test genetici hanno rivelato che ognuno aveva due copie della metà dei cromosomi della madre. Il dato più interessante è che la partenogenesi sembra comparire più frequentemente in individui in cattività. L’isolamento di per sé e la separazione dall’altro sesso sembrano favorire nelle femmine questo «fai da te» riproduttivo. Accade in squali, lucertole, crotali, boa, drago di Komodo, diamante mandarino. È una probabile risposta alle anomale condizioni della cattività che deve tuttavia farci riflettere. Anche in natura, infatti, la perdita di habitat crea spesso condizioni difficili alla riproduzione delle specie e «l’indipendenza procreativa» delle femmine non è la soluzione, ma un prevedibile rischio per la popolazione a causa del calo di variabilità genetica. Le stesse considerazioni poi potrebbero valere anche per noi che manipoliamo in laboratorio cellule sessuali umane. Siamo sì una specie culturale che domina la biologia con la tecnologia, ma non per questo immune dagli stessi rischi di un pitone.