Fior da fiore, 3 febbraio 2015
Oggi il giuramento di Mattarella • Il piano greco per uscire dai guai • Berlusconi ottiene lo sconto di pena • Continua la guerra in Ucraina • Veronica Panarello «lucidissima assassina» • Nel mondo mancano 60 milioni di femmine
Presidente Oggi alle 10 Sergio Mattarella giurerà a Montecitorio davanti alle Camere riunite, assumendo così le funzioni di capo dello Stato. Oggi, inoltre, è previsto l’incontro con il nuovo premier greco Alexis Tsipras. Invece ieri c’è stato il commiato dalla Corte Costituzionale, avvenuto in un clima di cordiale, festosa, eccezionalità. La camera di Consiglio nella quale «la Corte in seduta non giurisdizionale ha preso atto della nota, con la quale il presidente della Repubblica eletto, Professor Sergio Mattarella, ha comunicato di non poter più esercitare le funzioni di giudice costituzionale, in seguito alla sua elezione» si è svolta alle 19. Al termine un piccolo rinfresco per il saluto agli altri giudici. Mattarella era «radioso e commosso». Ha detto, scherzando: «Proprio adesso che avevo cominciato a imparare il lavoro di giudice». [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]
Grecia Il neo ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis tratteggia la sua proposta per affrontare il debito del suo Paese. Il ministro vuole proporre agli investitori uno scambio tra gli attuali titoli di credito e dei nuovi bond. Le obbligazioni offerte in scambio sarebbero di due tipi. Il primo indicizzerebbe il nuovo debito al tasso di crescita nominale dell’economia greca. Quindi, più Atene torna a crescere, più salirebbero gli importi pagati ai creditori internazionali. Qui la proposta fa riferimento ai salvataggi concessi dall’Europa, inclusi i finanziamenti italiani. La seconda tranche dello «swap» riguarderebbe il capitolo dei titoli nel portafoglio della Banca centrale europea: oggi valgono 26 miliardi circa dei 322 miliardi del totale dell’esposizione ellenica. In questo caso Varoufakis ha parlato, a sostituzione del vecchio debito, di «obbligazioni perpetue». La proposta dovrebbe essere presentata all’Europa, secondo i piani di Atene, entro la fine del mese.
Berlusconi Berlusconi ha ottenuto lo sconto di pena di 45 giorni dai giudici di Milano per il processo Mediaset. Quindi l’8 marzo terminerà il suo impegno con Cesano Boscone e i malati di Alzheimer dove, per nove mesi, si è recato una volta a settimana come “affidato ai servizi sociali”. Termina pure l’interdizione dai pubblici uffici, ma restano gli effetti della legge Severino che lo rendono incandidabile fino ad agosto 2019. Il giudice di sorveglianza Beatrice Crosti scrive che Berlusconi ha scontato la pena «con regolarità e costanza». L’ex premier pensa di chiedere la riabilitazione che, se gli fosse concessa, potrebbe cancellare la Severino con un anno d’anticipo.
Ucraina Tra esercito ucraino e soldati filorussi tornano aspri gli scontri: solo ieri il bollettino diffuso dal “governo” dei ribelli denuncia 11 morti e 42 feriti tra i civili. Il bilancio di Kiev, invece, registra 5 perdite tra i soldati che vanno aggiunte alle 8 di due giorni fa. In totale 30 morti in 48 ore. Si calcola che da marzo 2014 a oggi il conflitto abbia tolto la vita a oltre 5mila persone. Alexander Zakharcenko, leader dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk, annuncia che nelle prossime settimane saranno arruolati circa 100mila miliziani da mandare al fronte contro l’esercito ucraino.
Lorys Ieri a Catania è stata depositata l’ordinanza del Tribunale del riesame che rifiutò la scarcerazione di Veronica Panarello, accusata di essere l’assassina del figlio Lorys. Secondo i giudici la donna è stata «una lucidissima assassina» con «elevatissima capacità criminale», pronta a «simulare un omicidio a sfondo sessuale», capace di «una strategia manipolatoria e di un’agghiacciante indifferenza», pronta ad uccidere ancora: «Esiste il rischio di recidiva, ha dimostrato un’odiosissima crudeltà e assenza di pietà». La donna ha avuto la forza di strangolare il figlio e liberarsi del corpo gettandolo in un canalone «in preda a uno stato passionale momentaneo di rabbia incontenibile». Rabbia dovuta al «fallimento del piano mattutino che evidentemente quel giorno non prevedeva l’ingombrante presenza del suo primogenito».
Nascite Secondo dati della Banca mondiale, ci sono 60 milioni di maschi in più delle femmine. Si calcola che la scelta di abortire i feti di sesso femminile e la minor cura prestata alle figlie in diverse regioni del mondo abbia cancellato 100 milioni di donne. Un buco equivalente a quello che si otterrebbe se Italia, Francia e Germania si svuotassero di colpo di tutta la loro popolazione femminile. Calcolando insieme tutte le classi di età, il divario si riduce a 60 milioni. Le differenze numeriche tra maschi e femmine sono particolarmente forti in Cina e India: i maschi cinesi sono 50 milioni più delle donne, quelli indiani 43 milioni. C’è prevalenza di maschi anche nella penisola araba, ma la religione islamica proibisce gli aborti dipendenti dal sesso: qui la predominanza maschile è dovuta all’immigrazione di uomini attratti dalle opportunità di lavoro. A prevalenza femminile sono Messico (emigrazione maschile), Brasile (mortalità maschile) e Russia (l’alcolismo fa sì che nella fascia di età over 65 si contino almeno due russe per ogni russo). Anche nelle zone martoriate da genocidi e guerre, come Ruanda e Cambogia, c’è prevalenza femminile (Meldolesi, Cds).
(a cura di Daria Egidi)