Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  gennaio 30 Venerdì calendario

Dopo il voltafaccia di Renzi, Francesca Pascale si scaglia contro Denis Verdini: «I nostri parlamentari sono tutti concordi nell’attribuire a Verdini il fallimento di tutto, visto che è stato lui a portare avanti la trattativa con Renzi. E ora le elezioni si fanno più vicine con il Consultellum»

Il Patto del Nazareno correva forte sul dorso del «super-canguro». Ma di colpo quella bestiola adorata a destra e a sinistra, vero simbolo dei Nazarenici – o, per i detrattori, i Nazareniki – è inciampata dopo avere molto giovato a questa sorta di maggioranza strana e renzusconiana consentendogli di saltare decine di migliaia di emendamenti contrari al Patto tra Berlusconi e Renzi sulle riforme alla Camera e in Senato. Ieri il «canguro è diventato archeologia. Così come i baci e gli abbracci tra berluscones e cerchio magico di Matteo, tra la Boschi incensata dai nemici diventati amici (e ora di nuovo nemici) e via così: si è rotto anche il tendem toscanerrimo e bipartisan Verdini-Lotti ora che, come dice ma è abituato a contraddirsi Berlusconi, «è saltato il Patto del Nazareno» ed è arrivato il momento del c’eravamo tanto amati?
Verdini il renzusconiano non demorde, crede ancora che la bella stagione della pacificazione al posto della guerra potrà continuare, si sarebbe addirittura spinto, ieri, mentre tutti gli azzurri sparavano contro «Matteo il traditore», a dire che «Mattarella può pure andare bene e il Patto del Nazareno non è stato tradito». Ma adesso, per colpa del «voltafaccia di Renzi», si è scagliata contro di lui un pezzo da novanta pesante quanto Denis o forse di più, insomma Francesca Pascale, la fidanzata di Silvio. Non solo non ha mai troppo apprezzato Verdini, e non solo per questioni nazareniche ma anche per il resto, ma adesso pare che abbia proprio sbottato secondo quel suo stile sanguigno-partenopeo, e da militante berlusconiana che crede nel Silvio tosto e sempre vittorioso: «I nostri parlamentari sono tutti concordi nell’attribuire a Verdini il fallimento di tutto, visto che è stato lui a portare avanti la trattativa con Renzi. E ora le elezioni si fanno più vicine con il Consultellum».

DUBBI

Ma davvero si va al voto? E davvero il Patto del Nazareno è saltato e mai più recuperabile? Improbabili entrambe le cose, ma non è questo che interessa qui. È invece il passato di un’illusione, la fine di una love story, o almeno l’interruzione di un’emozione (come si direbbe in linguaggio veltroniano d’antan). Quella che faceva dire a Berlusconi: «Io di Renzi mi fido». Quella che, in tutti i capannelli berlusconiani in Transatlantico, faceva dire ai presenti: «Berlusconi il suo erede lo ha finalmente trovato. Ma nel Pd». E Marina che parlava bene di Matteo? E Letta e Confalonieri che stravedevano per lui (e difficilmente lo molleranno)? E quella data subito diventata storica – il 18 gennaio 2014 – che fu un po’ come l’incontro a Teano di Garibaldi e Vittorio Emanuele e vide l’ex Orco di Arcore recarsi nella sede dei comunisti del Nazareno per il primo incontro con Renzi allora segretario del Pd e ne sarebbero seguiti una decina? Carta straccia? Cenere? Da cancellare subito, e spedire nella damnatio memoriae, l’annuncio epocale di Renzi che certificò il grande scongelamento così: «Con Berlusconi sintonia su riforme»? Non c’era una donna berlusconiana, nell’età nazarenica, che non sarebbe voluta diventare una Boschi. Non c’era giorno in cui, con trepidazione, da parte renziana e berlusconiana, non ci si chiedeva: regge il Patto? Non regge? Ha dei codicilli segreti? Non li ha? Si stavano per spaccare partiti in nome del Patto amato o odiato del Nazareno. Sono nate le fronde. Si sono verificati gli psicodrammi a destra e a sinistra in dissenso con il mefistofelico accordo. Tutto passato, ma tutto anche futuro. Il Patto del Nazareno, sia pure come negazione, non lascerà la scena.