Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  gennaio 26 Lunedì calendario

«La sua forma è scadente, non è al livello del gruppo. E siccome Mario per me è uno come gli altri, non merita alcun trattamento di favore». Senza giri di parole, l’allenatore del Liverpool ha tenuto Balotelli fuori dal campo e forse fuori dai piani futuri della squadra. Declino di un fenomeno del calcio

Mario non convocato, ma non è infortunato né ha lanciato freccette sulla fronte a nessuno. «È semplicemente fuori forma», dice il suo tecnico Brendan Rodgers. E forse, ormai, anche fuori dai piani futuri del Liverpool, anche se resta da capire chi potrebbe accollarsi i 6 milioni annui che gli improvvidi dirigenti di Anfield gli hanno garantito acquistandolo dal Milan l’estate scorsa.
Di certo, non sarà la Lazio a prendersi il più grande pacco calcistico del momento, anche se il crac di Djordjevic potrebbe rendere necessario un intervento sul mercato. «Non siamo una squadra che possa interessare a Mario», ha detto chiaro e tondo il presidente Claudio Lotito. Comprensibile: il suo teorema della tripla sostenibilità (economica, tecnica e morale) impedisce l’ingaggio di uno come Balotelli, un tipo che sta al professionista Klose come la danza classica a Mexès.
Ma torniamo al punto di partenza: Mario non è stato convocato neanche venerdì per la partita di FACup del Liverpool con il Bolton (finita 0-0) e Rodgers non ha usato giri di parole: «La sua forma è scadente, non è al livello del gruppo. E siccome Mario per me è uno come gli altri, non merita alcun trattamento di favore».
Meglio tardi che mai, la posizione del manager dei Reds aiuta a uscire dall’antico equivoco: Balotelli non gioca non per ciò che fa fuori dal campo ma per ciò che non fa dentro. Dove, finora, ha segnato appena 2 gol in 18 presenze (11 da titolare) e sembra regredire di giorno in giorno, tanto che Roberto Mancini, il suo primo mentore all’Inter, ha dichiarato che «Mario rischia di fare la fine di Adriano».
Ha raccontato ancora Rodgers: «Valuto Balotelli ogni giorno in allenamento. Mario sa a che livello deve arrivare per poter diventare titolare». Tecnico e giocatore hanno parlato un’ora del problema proprio prima della partita con il Bolton e «Mario ha capito cosa intendo». Per esempio – e chissà che umiliazione vedere presi ad esempio due giocatori così – che «Borini e Lambert stanno lavorando duramente in allenamento e quando entrano si vede». La situazione, insomma, è al limite della rottura, anche se Rodgers ha provato ad addolcire la pillola: «Sono sicuro che l’esclusione può servire a Mario da insegnamento. Sono fiducioso in una sua risposta». Magari, però, lontano da Anfield. Anche se Balotelli sembra ai margini del mercato, nell’ultima settimana di trattative tutto può succedere. Anche che compaia qualche club disperato disposto a dare a Mario l’ennesima altra chance.