Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  gennaio 26 Lunedì calendario

Albadorata è il terzo partito della Grecia. Theodoros Koudounas, leader dell’ultradesta nazionalista non se l’aspettava: «Abbiamo fatto una campagna elettorale in clandestinità. Con i vertici in galera e lo Stato che ci ha rubato i finanziamenti pubblici. Ma quando il paese si accorgerà dell’errore che ha fatto a votare Syriza, arriverà la svolta»

«Abbiamo fatto il miracolo». Theodoros Koudounas, leader di Alba Dorata dal 1986, esulta. Sette dei massimi dirigenti del partito – tra cui il numero uno Nikos Michaloliakos – sono in carcere con l’accusa di associazione a delinquere per l’omicidio del rapper Pavlos Fyssas. Ma l’ultradestra nazionalista oscilla negli exit poll tra il 6,5 e l’8%. E potrebbe diventare il terzo partito del paese.Ve lo aspettavate?«No. Abbiamo fatto una campagna elettorale in clandestinità. Con i vertici in galera e lo Stato che ci ha bloccato, rubandoceli, i finanziamenti pubblici. Siamo stati costretti a fare i comizi in sale di hotel e piccoli cinema per risparmiare. Il risultato è di gran lunga oltre le nostre aspettative ed è solo l’inizio».In che senso?«Tra poco partirà il processo ai nostri compagni di partito. E la Grecia scoprirà che erano tutte accuse inventate di sana pianta. E lì, Quando Michaloliakos uscirà dal carcere di massima sicurezza di Korydallos, il vento inizierà a girare. Poi arriverà la vera svolta. Quando il paese si accorgerà dell’errore che ha fatto a votare Syriza».Perché?«Perché si piegheranno alle richieste della Troika e poi cominceranno a litigare tra di loro. Dal 37% che hanno oggi torneranno in due anni al 4%. E quei voti arriveranno da noi».Non pensa che torneranno al Pasok e a Nea Demokratia?«Lo escludo. I greci non sono così idioti da rimettersi nelle mani di chi li ha governati per quarant’anni facendoli finire in queste condizioni».Che fareste voi con il memorandum?«Pagheremmo solo i debiti legali. Non quelli gonfiati dagli interessi da usura delle banche. E poi, se fossimo in difficoltà, andremmo a cercare soldi altrove».Dove?«Dalla Russia e dalla Cina. Due paesi che hanno dimostrato di rispettare le tradizioni e le origini del popolo greco».E con quei soldi che farete?«Rimanderemo a casa loro gli immigrati. E vareremo un piano per incentivare la natalità delle famiglie ».