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 2015  gennaio 21 Mercoledì calendario

Il Manchester offre 80 milioni per Pogba. E promette al giocatore uno stipendio di 9 milioni l’anno

Avvistato anche ieri a Vinovo, campo base Juve, a questo punto Mino Raiola potrebbe anche essere tesserato: ormai ha visto più allenamenti lui di qualche giocatore bianconero ammaccato. Per fortuna sua, e della Juve, guadagna più da procuratore. Se è vero che due settimane fa ci era andato «per salutare Paul Pogba», (due giorni di fila?), i convenevoli si sono fatti film: Il lungo addio. Di Pogba, e senza tirare a indovinare. Mica a gennaio, s’intende, ma la prossima estate: certi traslochi (di quattrini) richiedono grandi preparativi. Dopodiché, con l’ad Beppe Marotta e il ds Fabio Paratici, Raiola avrà anche parlato dell’innevamento delle piste, delle elezioni del presidente della Repubblica e, vagamente, della situazione di Henrikh Mkhitaryan (Borussia Dortmund). Ma l’argomento è stato soprattutto il destino di Pogba.
La quotazione
Da un po’ di settimane, quando si parla di Pogba, sembra di essere a «Ok il prezzo è giusto»: se per Raiola vale «il doppio di Bale», cioè sui 200 milioni di euro, per il Centro internazionale di studi sullo sport di Neuchâtel, in Svizzera, siamo sui 72 milioni. Prezzo che ha almeno qualche base scientifica: l’Osservatorio del centro studi ha infatti sviluppato un algoritmo basato su oltre 1.500 trasferimenti dal 2009 a oggi, cui vengono applicati diversi parametri. Dalle prestazioni dei giocatori, partite, gol, assist, dribbling, contrasti, alle loro caratteristiche, come età, ruolo, durata del contratto, fino ai risultati del club e della nazionale. Ieri è arrivata invece l’offerta del Manchester United, con il quale l’agente ha avuto contatti: 80 milioni di euro per la Juve, sui 9 a stagione per Pogba. Le quotazioni separate dalle opinioni: si tratta della prima proposta concreta sul tavolo dei bianconeri, cui queste informazioni serviranno per fare tutte le valutazioni del caso. In un senso o nell’altro, guai muoversi in ritardo.
Red Devils in vantaggio
A oggi, lo United è in prima fila per prendersi il francese cui, tra l’altro, pare non dispiacerebbe la Premier, e Manchester in particolare: ritornare da superstar dove solo tre anni prima era stato sostanzialmente ignorato. Discreta rivincita. L’offertona non è stata spifferata dal solito tabloid, ma è stata oggetto di colloqui tra Raiola ed emissari dello United: detto che è vietato trattare giocatori sotto contratto, diciamo che ovunque ci sono uomini di mondo. Da Manchester a Torino. Contatti ci sono stati anche con il City, l’altro club a fare qualche passo concreto per Pogba, come raccontava ieri un lungo articolo sull’Equipe. Il City ha un solo problema: il Financial fair play, che lo costringerà a vendere tanto, per poter sborsare tanto.
Psg e Real defilati
Il francese è nella testa anche del Psg, che ha però gli stessi guai del City, ma con meno argenteria da vendere. Sulla carta ci sarebbe anche il Real, che però finora non s’è fatto vivo, come raccontava Carlo Ancelotti: «Non ci interessa». Sembra dicesse la verità. Ieri sera, allo Stadium per festeggiare i 50 anni dalla fondazione, 200 tifosi del Club Madunina hanno chiesto la stessa cosa ascoltata domenica dalla curva: «Marotta non vendere Pogba». Ma più di un saluto, l’ad non poteva fare.