La Stampa, 21 gennaio 2015
Essere brutti è bello. L’ultimo disco di J-Ax, il cantante fortunato perché nato in periferia
Il nuovo disco di J-Ax Il bello d’esser brutti, anticipato dal singolo È uno di quei giorni con Nina Zilli, è un lavoro complesso: venti canzoni, molte collaborazioni, testi che prendono a piene mani dall’autobiografia, dalla strada, dall’infanzia di periferia a Cologno Monzese, dalle esperienze con «le sostanze», dalla rottura di un’amicizia (con l’amico dj Jad, con cui fondò gli Articolo 31), dal successo ritrovato grazie al talent tv The Voice.
Per ascoltare questo fiume di canzoni l’artista ha convocato i giornalisti in uno studio di registrazione sui Navigli milanesi, a tarda sera. Lì Alessandro Aleotti (vero nome di Ax) si è detto eccitato perché: «Ho fatto pulizia, mi sono tolto tutti i sassolini dalle scarpe, ho cancellato i debiti col passato, fatto pace con me stesso e con le tante cose rimaste in sospeso». E per celebrare questo lavoro J-Ax si è tatuato su quasi tutta la testa un disegno a ingranaggio.
Nel progetto sono entrati, tra gli altri, i 99 Posse in Un altro viaggio, c’è Neffa che ha scritto La tangenziale e cantato in Caramelle; ci sono anche i Club Dogo nella traccia più tosta del disco, Old Skull. «Qui non le mando a dire – commenta lui – e vado giù duro. D’altra parte, scambi come quello con Matteo Salvini (che ha scritto su Facebook un post al veleno contro Ax e la sua presa di posizione sulla liberazione di Greta e Vanessa, ndr) vogliono dire che nel nostro Paese c’è gente che va svegliata a colpi di rime».
L’essere nato in periferia è una nota di merito, dice Ax, che in Sopra la media cita Eros Ramazzotti: «Nato ai bordi di periferia dove i tram ci vanno ma non ci vai tu». In Santoro e Peyote si trasforma immagina cosa sarebbe un talk show politico se i protagonisti fossero strafatti. Max Pezzali, infine, ha confezionato per lui Nati così, in stile «country pavese».
Per vedere dal vivo J-Ax bisogna aspettare il 12 marzo, con tre date all’Atlantico Live di Roma. A Milano ha scelto di evitare il Forum («Non mi ci trovo bene»): farà sei sere consecutive all’Alcatraz. Poi Treviso, Firenze, Bologna, Napoli.