Libero, 21 gennaio 2015
L’Europa sotto il segno di Maometto? Che sonora sciocchezza. Ma quale islam, non abbiate timore, per tornare al Medioevo bastano certi cattolici (come Adinolfi) e certi quotidiani (come la sua Croce)
Tutti a temere una deriva islamica, tutti a parlare del romanzo di Houellebecq che paventa un’Europa sotto il segno di Maometto: che sonora sciocchezza. La verità è che i valori fondanti del Vecchio Continente resistono alla grande, anche se sì, certo, destra e sinistra ormai sono un miraggio novecentesco e certi principi si stanno riposizionando a prescindere dalle vetuste sbornie ideologiche. Tutto si rimescola. Un tempo per esempio c’erano i cattocomunisti da una parte e una nobiltà nera e papalina dall’altra: tutte cose superate. Prendete Mario Adinolfi, quest’archetipo dell’europeo moderno: è un ex parlamentare del Pd, è un giocatore internazionale di poker e, da ultimo, ha fondato La croce quotidiano, giornale a margine del quale sostiene – come ha ripetuto l’altro giorno a La Zanzara, su Radio24 – che la contraccezione è “un falso mito”, che la cosa dell’Aids e delle malattie è tutta propaganda, che la pietra fondante del cristianesimo è “la donna mite e sottomessa” (editorialista de La croce è Costanza Miriano, giornalista di Raitre e autrice di “Sposati e sii sottomessa") e soprattutto che il preservativo non va usato, non serve, l’Aids si può prendere “in tante maniere” tanto che bisogna dire, a una giovane, “conservati per il tuo sposo”, il quale dev’essere l’unico uomo della tua vita. Nella cara e vecchia Europa l’aria che tira è anche questa: ma quale islam, non abbiate timore, per tornare al Medioevo bastano certi cattolici.