Libero, 20 gennaio 2015
Le assurdità delle leggi dell’Unione Europea: si finisce sotto processo se si sbaglia la misura della vongola. La rivolta dei pescatori a Venezia perché, stando alle norme comunitarie, basta che tra le milioni di vongole pescate ce ne sia anche solo una di un millimetro più piccola dei 2,5 cm consentiti - limite minimo stabilito da una norma del Regolamento comunitario del Mediterraneo nel settore della pesca entrato in vigore dal giugno 2010 - che scattano multe fino a 4.000 euro
È una questione di millimetri. Un niente, tanto quanto un granello di sabbia, un pizzico di sale, una grandezza così insignificante che dopo i 40 anni facciamo anche fatica a vedere. Ma proprio per questo niente i pescatori italiani – anzi i vongolari – rischiano sanzioni pesanti fino a 4 mila euro e, sembra uno scherzo ma è vero, anche con conseguenze penali. Vi chiedete come? Semplice, basta che tra i milioni di vongole pescate ce ne sia anche solo una di un millimetro più piccola dei 2,5 cm consentiti – limite minimo stabilito da una norma del Regolamento comunitario del Mediterraneo nel settore della pesca entrato in vigore dal giugno 2010 – che scattano le multe pesantissime. E sono guai.
Già, per tutto questo c’è da ringraziare l’Unione Europea che ci vuole uniformare a tutti i costi, anche quando – come in questo caso – basterebbe un pizzico di buonsenso (anzi, un millimetro di buon senso) per capire che a volte è più equa l’elasticità della tolleranza zero. I vongolari (in Italia sono 1480 e lavorano su 706 imbarcazioni) sono in ginocchio, furibondi, esasperati. Ed è per questo motivo che seicento di loro che aderisco alla Co.ge.vo (Consorzi per la Gestione e la Tutela della Pesca dei Molluschi Bivalvi), si sono dati appuntamento a Venezia, davanti alla Capitaneria di porto (ma contemporaneamente ci sono state proteste anche in altri centri di pesca dell’Adriatico, da Ancona a Rimini, da Fano a Ortona), per una manifestazione nazionale contro le normative europee: il 27 gennaio, invece, ci sarà un incontro a Roma tra i rappresentati del settore e Maurizio Martina, il ministro delle Politiche agricole.
La protesta di ieri è il tentativo di alzare la voce e farsi ascoltare in Italia, ma soprattutto a Bruxelles. I pescatori puntano il dito in particolare sulla norma che istituisce un reato penale la raccolta di una vongola sottomisura (era stato chiesto che il tutto venisse depenalizzato, ma per ora l’Unione Europea non ha risposto in alcun modo): la tolleranza sui prodotti sottodimensionati, che in precedenza era del 10 per cento sul totale pescato, è scesa a zero e le conseguenze sono pesanti visto che dopo tre infrazioni c’è la revoca della licenza e le sanzioni pecuniarie possono arrivare a 4 mila euro. La soluzione, secondo i vongolari, sarebbe quella di ripristinare la percentuale di vongole sottodimensionate tollerate e di portare il limite ad almeno 23 millimetri, prevedendo sanzioni amministrative e non penali.
La manifestazione a Venezia, nel frattempo, ha già avuto un appoggio politico. Perché proprio ieri si è mossa la Lega Nord: il segretario federale Matteo Salvini ha depositato un’interrogazione al Parlamento Europeo ed Italiano proprio su questo problema. «I vongolari che hanno manifestato a Venezia hanno tutte le ragioni e li invito a venire a Roma il 28 febbraio per far si sentire ancora di più.
Questa vicenda è l’ennesima riprova che l’Europa è una gabbia di matti. Qui ci sono di mezzo migliaia di posti di lavoro – ha spiegato Salvini – e non deve essere certo Bruxelles a decidere le nostre sorti. «La misura è colma, andremo in presidio presso la sede della Commissione Ue a Milano con centinaia di produttori agricoli e di pescatori italiani». Parole decise, idee chiare. «Mi chiede perché esiste questa normativa che penalizza i pescatori italiani? Semplice, perché l’obiettivo dell’Europa è azzerare il made in Italy. E sa come mai? Perché l’Europa risponde alle multinazionali che importano cibo dal resto del mondo e sostituire il made in Italy con altri prodotti, per loro, è solo un vantaggio. E non accade solo con il pesce, purtroppo: a lei sembra normale che un paese come l’Italia compri il latte dall’estero?».
Poi c’è la questione del reato penale. E Salvini attacca. «Il Governo Renzi dovrebbe spiegarci perchè sono stati depenalizzati 250 reati, ma un millimetro di vongola porta a conseguenze penali. No, non ci siamo. Speriamo che a Roma e a Bruxelles qualcuno rinsavisca».