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 2015  gennaio 20 Martedì calendario

L’1% della popolazione controllerà più del 50% delle ricchezze mondiali • Per il Papa la famiglia perfetta ha tre figli • Diminuiscono i contagi di ebola • Trovato morto il magistrato argentino che accusava il presidente Kirchner di patti segreti con l’Iran • Più di duemila videocamere vigileranno sull’Expo di Milano


Oxfam Il recente rapporto di Oxfam prevede che nel 2016 l’1% più abbiente della popolazione controllerà più del 50% delle ricchezze planetarie (Ferrera, Cds).

Tre «Tre figli è il numero che gli esperti ritengono importante per mantenere la popolazione. Alcuni credono che per essere buoni cattolici si debba essere come conigli. Paternità responsabile: per questo nella Chiesa ci sono gli esperti, i pastori» (papa Francesco di ritorno dal suo settimo viaggio internazionale nelle Filippine).

Ebola/1 Secondo gli ultimi dati forniti dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), la seconda settimana di gennaio ha visto scendere i nuovi contagi di ebola a livelli mai registrati dall’inizio della scorsa estate. La Liberia, il Paese più colpito, adesso sembra quello messo meglio (un paio di giorni a metà mese senza nuovi malati). La Guinea, che a dicembre aveva picchi di 150 a settimana, è scesa a 42. In Sierra Leone la curva si è abbassata da 500 a 184, quasi azzerata nell’Est (Kailahun e Kenema) ma ancora abbastanza virulenta nella parte occidentale. Soltanto la Guinea ha riaperto le scuole, pur nella diffidenza generale. Secondo le previsioni dell’Onu soltanto alla fine del 2015 l’epidemia potrebbe essere debellata. È presto per ottenere la patente di «virus free» sventolata ieri dal Mali (42 giorni, il doppio del periodo di incubazione, senza un contagio) (Farina, Cds).

Ebola/2 Per l’Unicef sono diecimila i minori africani che hanno perso uno o entrambi i genitori per colpa di ebola (ibidem).

Magistrato È stato trovato morto nel bagno di casa sua, a Buenos Aires, il magistrato Alberto Nisman, che accusava il presidente Cristina Fernandez de Kirchner di aver coperto i mandanti della strage alla sede ebraica di Buenos Aires, il 18 luglio 1994, in cui morirono 85 persone. Il Magistrato è stato freddato con un colpo di pistola alla tempia proprio il giorno prima di presentare al Congresso di Buenos Aires, commissione Giustizia, l’accusa di appoggio al terrorismo internazionale per la Kirchner. Il giudice riteneva da tempo di aver la risposta: fu un complotto ordito da funzionari dell’ambasciata iraniana eseguito da un kamikaze hezbollah. Ma Nisman stava indagando negli ultimi tempi anche sul governo argentino, e Cristina Kirchner in testa, che avrebbe fatto un accordo segreto con l’Iran tre anni fa: in cambio di forniture di petrolio, si sarebbe impegnato a occultare le responsabilità di quel Paese nella strage. L’Argentina avrebbe avuto anche un accesso privilegiato al mercato iraniano per le sue esportazioni di grano e carne.

Videocamere I quattro accessi all’Expo di Milano, tre per il pubblico e uno di servizio, saranno controllati da 108 varchi con altrettanti metal detector per ispezionare zaini e borse (più di quelli di Fiumicino, Malpensa e Linate messi insieme) e 450 archetti per radiografare le persone. Una rete alta 3 metri e 15 centimetri racchiuderà il perimetro di 6 chilometri, sovrastata da 270 telecamere. Altri 230 occhi saranno nelle aree all’aperto interne al sito. Poi ci saranno oltre duemila telecamere negli spazi chiusi e i sistemi di sicurezza che ogni padiglione vorrà installare. La vigilanza reclutata dalla società Expo garantirà un presidio anche notturno, mentre è stata bandita la gara per le guardie giurate che nei giorni di picco di pubblico saranno mille. All’interno del sito, che naturalmente sarà presidiato anche dalle forze dell’ordine, ci saranno tre postazioni per il 118, una caserma e un eliporto (Soglio e Foschini, Cds).

(a cura di Daria Egidi)