la Repubblica, 20 gennaio 2015
Il giovane dirigente Mario Macalli, 78 anni, presidente della Lega Pro, dichiara che tutto di lui si può dire fuorché «che sia abbarbicato a una poltrona». In effetti, il pivello Macalli ha ragione. Fa il dirigente sportivo da appena 37 anni, a quel tempo c’era Paolo VI, l’uomo aveva conquistato la Luna da appena otto anni e la carta del formaggio sostituiva ottimamente il tablet
Il giovane dirigente Mario Macalli, 78 anni, presidente della Lega Pro, vice presidente federale e quindi vice dello sbarbatello Carlo Banana Tavecchio (71), dichiara che tutto di lui si può dire fuorché «che sia abbarbicato a una poltrona». È stato eletto, lui, e non può essere sfiduciato. «Io rispetto le società e le loro lettere, molto meno quando si scrive qualcosa sulla carta del formaggio». In effetti, il pivello Macalli ha ragione. Fa il dirigente sportivo da appena trentasette anni, a quel tempo c’era Paolo VI, l’uomo aveva conquistato la Luna da appena otto anni e la carta del formaggio sostituiva ottimamente il tablet. Ha tutta la vita davanti, il lattante Mario. Ne deve mangiare, di pagnotte, prima di raggiungere i suoi due modelli non solo sportivi ma esistenziali, e ovviamente anagrafici: Sepp Blatter, 79 anni, capo del calcio mondiale e Matusalemme, il primo a parlare al Processo di Biscardi (84 anni) della moviola in campo.