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 2015  gennaio 16 Venerdì calendario

Se è vero che nessuna religione va ridicolizzata – come dice il Papa – lo stesso Papa potrebbe approfittarne per eliminare ciò che di una religione appaia oggettivamente ridicolo. Parliamo sempre del Corano, ma nel Vangelo è scritto che le donne sono inferiori e che debbono portare il velo

Se è vero che nessuna religione va ridicolizzata – come dice il Papa – lo stesso Papa potrebbe approfittarne per eliminare ciò che di una religione appaia oggettivamente ridicolo. Parliamo sempre del Corano, ma nel Vangelo è scritto che le donne sono inferiori e che debbono portare il velo. Dalla Prima lettera di San Paolo ai Corinzi: “Di ogni uomo il capo è Cristo, e capo della donna è l’uomo. Ogni donna che prega senza velo sul capo manca di riguardo al proprio capo. (...) La donna deve portare sul capo un segno della sua dipendenza. (...) La chioma le è stata data a guisa di velo”. Ecco: questa roba è ridicola prima di altro, e compare su un testo che si studia nelle scuole e sul quale negli Usa si giura solennemente. Sì, lo sappiamo che una differenza tra islamismo e cattolicesimo sta proprio nel come si rapportano ai testi sacri: l’islam è sdraiato su un’interpretazione fedele del Corano (da 1300 anni) e il cattolicesimo invece si è evoluto tra concili ed encicliche e secolarizzazioni varie. Resta che questo testo (e altri) è ancora lì, anche se la veletta in testa al limite se la metteva vostra nonna calabrese. Domanda: è un argomento contro la Chiesa, questo? È un argomento contro certo islam, che tra burka e niqab è fermo al Medioevo? Per risolvere l’arcano ci sarebbe un modo semplice: eliminare certi testi, o prenderne le distanze. Il Papa, dopo, potrebbe passare a occuparsi di altri testi e vignette.