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 2015  gennaio 14 Mercoledì calendario

In Germania, per i reati leggeri le sanzioni variano in funzione del reddito. Ad esempio chi guida ubriaco o provoca un incidente mortale rischia fino a cinque anni di galera e li sconterà tutti a meno che non chieda di monetizzarli. In tal caso chi riceve l’assegno sociale di 392 euro al mese dovrà versare un decina d’euro al giorno ma chi, come il calciatore che non aveva pagato i 140 euro di multa per eccesso di velocità si è trovato a versarne 160 mila euro, pur di non scontare gli 80 giorni di prigione

È inevitabile, più un’idea è assurda e più i nostri politici insistono per realizzarla. Il ministro della giustizia Andrea Orlando, ovviamente non laureato in giurisprudenza, ha condotto in porto la sua riforma che prevede di non punire chi commette reati che prevedano una pena massima a cinque anni.
Per snellire la giustizia, la si abolisce in gran parte, ma questo è già stato detto. Le carceri sono piene, si continua a obiettare da almeno mezzo secolo, e si può essere d’accordo nel non spedire in cella chiunque infranga la legge. Basta intendersi sulla lievità del reato e sull’entità della pena. Uli Hoeness, ex campione del mondo, presidente del Bayern, una delle cinque squadre più forti al mondo, per aver evaso meno di 30 milioni di euro, è stato condannato a tre anni e mezzo. Che sta scontando, sia pure in condizioni di favore.
Chi in auto, ubriaco o drogato, provoca un incidente mortale e fugge, rischia una condanna a cinque anni, esattamente entro la fascia che il ministro Orlando considera «lieve». E li sconterà fino all’ultimo giorno. In molti casi, i condannati possono scegliere di monetizzare la pena detentiva. Già prevedo le critiche: chi se lo può permettere, evita la cella. Ma la multa è proporzionata alle entrate: chi riceve l’assegno sociale, 392 euro al mese, sarà costretto a versare 10 euro e qualche centesimo al giorno. Un professionista di successo potrebbe pagare cento volte di più. È già successo.
Fece scalpore anni fa il caso di Michel Friedman, 59 anni, avvocato e giornalista di successo. Conduceva un talk show paragonabile a quello di Santoro. Cadde probabilmente in una trappola: aveva la passione per le giovani ragazze, affari suoi e della sua compagna, ma in un albergo di Berlino offrì cocaina a delle escort ucraine, alcune forse minorenni. La legge tedesca, al riguardo, è paradossale: non è proibito far uso di coca, ma è vietato procurarsela e, soprattutto, offrirla. Qualcuno cercò di salvarlo, sostenendo che era un’accusa razzista, in quanto Friedman è ebreo. Lealmente, lui accettò la condanna: 90 giorni di carcere, monetizzati in 17.400 euro. Carriera finita, ma ha saputo ricominciare da zero.
Un giocatore di calcio guadagna più di un giornalista come Friedman. Marco Russ, 29 anni, calciatore del Frankfurt, andava a 140 in un tratto dove il limite è a 100. Beccato dal radar, multa da 140 euro e un punto sulla patente. Ma non ha pagato, non si è presentato in tribunale spedendo un certificato medico. Purtroppo in quel giorno scese in campo e segnò anche un goal. Adesso è stato condannato a 80 giorni. Marco guadagna 2 mila euro ogni 24 ore, il calcolo è presto fatto: 160 mila euro. «Li pagherò, ho imparato la lezione», ha dichiarato alla Bild Zeitung.
Non è neanche un record. Un collega, nome quasi simile, Marco Reus, 25 anni, del Dortmund, è stato sorpreso a guidare senza patente. Non aveva neanche commesso un’infrazione. I poliziotti l’hanno fermato perché volevano ammirare da vicino la sua auto, un’Aston Martin. Marco guidava da anni senza mai aver avuto una patente: condanna a 90 giorni, ma è un campione e guadagna più dell’altro Marco, e dovrà versare 540 mila euro. Oltre un miliardo di lire, per chi è nostalgico della nostra scomparsa valuta.
«Sono stato uno sciocco, non lo farò più», ha dichiarato. I due Marco, se avessero guidato in Italia, se la sarebbero cavata senza neanche un rimbrotto, grazie a Orlando. Chi si mette al volante di un’auto sportiva che supera i 250 all’ora senza aver mai superato l’esame di guida, rischia a ogni momento di provocare una strage. Un reato di lieve entità? Anche nel caso di un incidente, Reus, giocatore della Nazionale, da noi non avrebbe scontato neppure un giorno in cella.