Corriere della Sera, 14 gennaio 2015
La carta Sanremo per Rocio, la bella fidanzata di Raoul Bova (più giovane di lui di 17 anni)
DAL NOSTRO INVIATO SANREMO Rocío Muñoz Morales, «quella bella tra le tre» (parola di Arisa) è la sorpresa, ma anche l’incognita (chi la conosce?), di Sanremo 65. Sarà lei la terza donna del Festival accanto a Emma e Arisa. Loro regrediscono al ruolo di valletta (parola loro) dopo aver vinto nel 2014 (Arisa, Controvento) e nel 2012 (Emma, Non è l’inferno).
Lei, in Italia nota soprattutto per essere la fidanzata di Raoul Bova, avrà la sua occasione: i cinque giorni di celebrità teorizzati da Baudo, un po’ più lunghi dei 15 minuti immaginati da Warhol, ma il cui effetto è identico: lanciare o stroncare una carriera. Era da tempo che non si sentiva il termine valletta.
Le due cantanti lo rivendicano con orgoglio e parole in libertà («Non prendo sul serio le nomenclature» dice Arisa...). Per Carlo Conti Arisa è la dolcezza, Emma l’energia pura. «Tra fare la valletta che fa il suo lavoro bene e la conduttrice che fa cento passi falsi, preferisco fare la valletta – spiega l’Energia Pura —. Sono felice, mi sembra strano stare da questa parte. Spero di essere una valletta simpatica e portare un po’ di rock’n’roll sul palco, e di non cadere dalle scale, anche se sarebbe un grande momento televisivo. E sicuramente mi auguro che la canzone la faccia da padrona al festival e che il contorno sia messo da parte, perché qui si viene per cantare e non per fare altro».
Commenta Arisa: «È molto bello a volte far fare tv a persone che non lo fanno nella vita, perché si ottiene una spontaneità e una naturalezza che secondo me può ancora divertire, mentre se fossimo delle vallette di professione potremmo risultare un po’ pallose. Non ho mai fatto la valletta in vita mia. Così potrò mettere dei grandi vestiti, tanto non devo fare niente. Speriamo solo di non cadere dalle scale e di non dimenticare le battute».
In mezzo a loro, il fantasma di Rocío Muñoz Morales, quella bella delle tre, ieri assente. Nata a Madrid il 10 giugno 1988, muove i primi passi – è il caso di dirlo – come ballerina. Inizia la sua carriera televisiva e diventa popolare grazie alla partecipazione come insegnante di danza e coreografa nell’edizione spagnola di «Ballando con le stelle». Ha solo 17 anni e i successivi cinque li trascorre a ballare sul palco del programma. È il trampolino per il tour mondiale di Julio Iglesias (ballerina e corista).
Quindi arriva la televisione, sotto forma di serie tv. All’inizio in Spagna ovvio, ora anche in Italia. Da quest’anno è entrata nel cast di «Un passo dal cielo» (Rai1), la fiction con Terence Hill nei panni di un ispettore forestale, un successo fatto di milioni di spettatori come sempre quando c’è di mezzo l’ex compagno di Bud Spencer. Bova e Hill.
Così lontani, così vicini, ha assicurato lei in una recente intervista al settimanale Oggi : «Vivono entrambi “a un passo dal cielo”. E con la loro serenità contagiano anche chi hanno vicino. Lo fanno sul set. Così come nella vita».
Nel frattempo infatti Rocío Muñoz Morales si è anche fidanzata con Raoul Bova, 17 anni più vecchio di lei. «Mi sono sempre tenuta un passo indietro. Finora avevo sempre taciuto. Continuerò a farlo, anche a costo di non potermi difendere da ogni tipo di accusa. Ne hanno dette e scritte di ogni tipo su di me. Inventando (o manipolando) alcune mie sporadiche dichiarazioni. Ma io sono comunque positiva. Ho taciuto. Anche con il rischio (c’è stato) di essere giudicata poco chiara o sfuggente». Il riferimento è soprattutto al matrimonio di Raoul Bova, sposato dal 2000 al 2013 con Chiara Giordano, figlia dell’avvocato matrimonialista Annamaria Bernardini De Pace. Glielo avevano detto tutti, a Raoul, che in caso di separazione sarebbe stata dura.