Corriere della Sera, 14 gennaio 2015
Impressionante lista delle opere pubbliche incompiute: per ora sono 693, ma il numero cresce ogni mese
Scuole, porti, piscine, aeroporti e perfino loculi di cimiteri. C’è di tutto nell’elenco delle 693 opere pubbliche, iniziate da anni e ancora non finite, secondo l’ultimo censimento dell’anagrafe del ministero delle Infrastrutture, effettuato a fine 2014, e diffuso ieri dal sottosegretario Riccardo Nencini. Tra le «incompiute» figurano le Vele di Calatrava nella Città dello sport, alla periferia Est di Roma: dovevano essere pronte per ospitare i Mondiali di nuoto del 2009. Per vederci dentro nuotatori e tuffatori, però, servono 300 milioni, oltre ai circa 200 già investiti. Intanto lo Stato, che ha già speso per le 693 strutture oltre 3 miliardi di euro, per finirle necessita di circa 1,5 miliardi. E Nencini aggiunge: «Il numero di strutture incompiute è destinato ad aumentare perché molte amministrazioni non hanno ancora fornito i dati». Tra le Regioni il primato spetta al Lazio (82). «Bisogna scavare tra queste opere per decidere cosa è ancora necessario ed eventualmente modificare i progetti» ha spiegato Nencini, secondo cui le scuole potrebbero rientrare «tra gli interventi che saranno conteggiati fuori dal Patto di Stabilità».