Corriere della Sera, 13 gennaio 2015
Pavia, vista da Mino Milani. Duemila anni di «una città fiera, irriducibile, insofferente d’altrui, e quindi libera». I soggiorni di Carlo Magno, la sanguinosa «zuffa della domenica delle Palme» nell’886, l’incoronazione di Arduino nel gennaio del 1002, la nascita dell’università, la pestilenza del 1836, l’avvio del Risorgimento
Sempre attivissimo, Mino Milani pubblica un’illuminante Storia avventurosa di Pavia (edizioni Effigie, pp. 787, € 50). Giornalista, scrittore e fumettista, Milani è stato anche direttore della Biblioteca Civica di Pavia e del quotidiano «La Provincia pavese». In questo libro racconta oltre duemila anni di «una città fiera, irriducibile, insofferente d’altrui, e quindi libera», da quando inizia l’antica Ticinum, che diventerà poi Pavia. I longobardi con Alboino, i soggiorni di Carlo Magno, la sanguinosa «zuffa della domenica delle Palme» nell’886, l’incoronazione di Arduino nel gennaio del 1002, il trionfale benvenuto al Barbarossa nell’aprile 1155, Petrarca ospite a Pavia, la nascita dell’università, i disegni di Leonardo quando visita la città, la pestilenza del 1836, l’avvio del Risorgimento, l’arrivo di Garibaldi, l’imperatore Francesco Giuseppe in Duomo nel 1857. Ecco alcuni momenti-chiave di questa storia «avventurosa», che Milani sa far rivivere in modo avvincente. Ad arricchire il testo figurano anche molte illustrazioni, tra le quali spiccano le stupende incisioni di Lodovico Pogliaghi, il noto artista che è stato anche autore della porta centrale del Duomo di Milano.