Libero, 9 gennaio 2015
Un reality per cambiare sesso. In Germania il re-gender diventa un format e propone uno show, ideato in Israele, «che aiuterà a distruggere i preconcetti dando la possibilità ai partecipanti di guardare la vita da un punto di vista diametralmente opposto»
Il gender diventa un format. E in fondo era solo questione di tempo: il piccolo schermo resta il più potente divulgatore di idee e convinzioni, e chiunque voglia promuovere delle ideologie finisce per passare da qui. Così, dopo le battaglie sull’identità di genere e i corsi (e ricorsi) scolastici per sensibilizzare i minori sull’argomento fin in tenera età, arriva Re-gender: un programma d’intrattenimento che gioca, per l’appunto, sull’identità sessuale. A realizzarlo sono stati – ovviamente – gli israeliani: un popolo che ha fatto della psiche e della psicanalisi il punto di forza della propria offerta seriale e d’intrattenimento (un caso su tutti: la fiction In Treatment). Nello specifico, Re-gender viene presentato come un vero e proprio esperimento sociale estremo, lungo sei puntate. Al centro, un gruppo di uomini e donne che accettano di calarsi (fisicamente e psicologicamente) nei panni dell’altro sesso, per capirne a fondo pulsioni, desideri, difficoltà, punti di forza. Lo scopo è quello di sfatare gli stereotipi legati all’appartenenza sessuale: «Lo show aiuterà a distruggere i preconcetti dando la possibilità ai partecipanti di guardare la vita da un punto di vista diametralmente opposto», conferma Avi Armoza, CEO del distributore Armoza Format. Naturalmente i cinque partecipanti non sono persone qualunque: a ritrovarsi «minigonnati» su tacchi alti saranno dei misogini incalliti, mentre cravatte e baffetti daranno filo da torcere a convinte femministe. Il format, trasmesso in patria da Channel 10, ha già trovato un acquirente di peso: Zdf. Il network pubblico tedesco trasmetterà l’adattamento dello show a metà aprile, ribattezzandolo SexChange (Cambio di sesso). La rivoluzione è servita.