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 2015  gennaio 06 Martedì calendario

Judy Clarke, la donna che salva i criminali dal braccio della morte. Lo ha fatto per l’Unabomber Ted Kaczynski; Susan Smith che affogò i suoi due bambini; l’attentatore dei giochi olimpici di Atlanta, Eric Rudolph e il responsabile della strage di Tucson, Jared Loughner. E ora difende Dzhokhar Tsarnaev, l’uomo accusato di aver messo la bomba alla maratona di Boston

È iniziata ieri la selezione dei giurati che dovranno, nel corso del processo a carico di Dzhokhar Tsarnaev, il giovane di origini cecene accusato di aver messo una bomba nei pressi della linea di arrivo della maratona di Boston, il 15 aprile 2013, decidere del suo destino. Con la quantità di prove a disposizione, infatti, l’obiettivo del processo è, piuttosto che ribadire una colpevolezza, decidere se applicare la pena di morte o no. Un’evenienza che non piace alla maggior parte dei bostoniani, fra i cittadini più liberali di tutti gli Stati Uniti che, ancora oggi, si dichiarano contrari alla pena capitale.
   Intanto, bisognerà riuscire a formare la giuria, il che rappresenta un ostacolo non da poco e che potrebbe richiedere tempi lunghi. I membri prescelti, infatti, non dovranno essere stati, per evitare un loro coinvolgimento personale, toccati direttamente dall’attentato, che causò la morte di tre persone – fra cui un bambino di otto anni – e il ferimento di altre 260; tantissimi, però, furono i cittadini costretti, durante quella giornata e quelle della “caccia all’uomo” che portò all’uccisione di Tamerlin, il fratello maggiore dell’imputato, a restare bloccati in casa e, dunque, essere “vittime”.
   IL GRAND JURY, per assicurare la formazione della giuria, ha convocato oltre 1200 possibili “candidati”. La figura di Tamerlin, poi, sarà quella sulla quale punterà molto, nel corso della sua difesa l’avvocato Judy Clarke che insistendo molto sull’influenza che il fratello maggiore avrebbe esercitato sul minore, proverà ad allontanare l’epilogo peggiore per il suo assistito, ovvero la condanna a morte. Clarke, d’altro canto, non è certo nuova a situazioni come questa, anzi, potremmo dire che la sua fama professionale deriva proprio dall’aver salvato dal braccio della morte, molti criminali che vi sembravano inevitabilmente destinati. Devono a lei le condanne all’ergastolo, infatti, imputati dai nomi famosi come Ted Kaczynski, meglio noto come Unabomber; Susan Smith che affogò i suoi due bambini; l’attentatore dei giochi olimpici di Atlanta, Eric Rudolph e il responsabile della strage di Tucson, Jared Loughner.
   LA TECNICA difensiva dell’avvocato Clarke si basa spesso sulla sua capacità di riuscire di raggiungere degli accordi con l’accusa, proprio allo scopo di salvare i suoi clienti dalla pena capitale. Sia Unabomber che Loughner, ad esempio, si dichiararono colpevoli durante il processo in cambio di una condanna all’ergastolo senza possibilità di grazia.
   Inoltre, Clarke punta nei suoi interventi difensivi ad offrire un’immagine “umana” dei suoi clienti, mettendo in luce storie dolorose o, appunto, come probabilmente avverrà’ in questo caso, sottolineando l’influenza negativa, la manipolazione del fratello maggiore verso Dzhokhar, sino all’esplosione delle bombe in mezzo alla folla che trasformarono un giorno di festa in un nuovo attacco dall’interno – l’ipotesi più temuta dagli stessi americani – verso gli Stati Uniti.