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 2015  gennaio 06 Martedì calendario

«Votate per Giovanelli e Zingaretti». Così Salvatore Buzzi, in una lettera spedita ai soci delle coop, orientava le loro scelte politiche alle Europee del 2004

Salvatore Buzzi aveva a disposizione un «pacchetto» da migliaia di voti. L’uomo che con l’ex estremista dei Nar Massimo Carminati è accusato di aver guidato l’associazione mafiosa infiltrata nel Campidoglio e in altre istituzioni della Capitale, poteva orientare le scelte politiche di soci e dipendenti delle sue cooperative. E nel 2004, in occasione delle Europee, decise di puntare sul centrosinistra sponsorizzando Oriano Giovannelli e Nicola Zingaretti.
La prova è in una lettera trovata durante le perquisizioni disposte dai magistrati della Procura di Roma ed eseguite dai carabinieri del Ros guidati dal generale Mario Parente. Nuovi documenti allegati all’inchiesta che fanno emergere il ruolo di primo piano di altri detenuti nella gestione della «29 giugno», come Franco La Maestra, ex brigatista condannato a 18 anni di reclusione che dal carcere rivendicò anche l’omicidio di Massimo D’Antona.
La «raccomandazione»
L’11 dicembre vengono arrestati Rocco Rotolo e Salvatore Ruggiero, affiliati al clan calabrese dei Mancuso che avrebbero fatto affari con Carminati, Buzzi e i loro sodali. Durante la perquisizione nell’appartamento di Ruggiero a Roma, i carabinieri trovano le ricevute di pagamento da parte della cooperativa di Buzzi, un’agenda, alcuni appunti e «una lettera indirizzata ai soci e dipendenti delle “Cooperative 29 Giugno”, “L’apostrofo” e “Formula Ambiente”, datata 7 giugno 2004 avente ad oggetto l’invito di Buzzi Salvatore a sostenere la candidatura di Giovannelli e Zingaretti al Parlamento Europeo (in alto a sinistra è riportato a matita “per Zidda Giovanni (da distribuire”)». Zingaretti riuscì a vincere e attualmente è presidente della Regione Lazio. Giovannelli è deputato del Pd. Gli inquirenti sono convinti che fossero all’oscuro della «sponsorizzazione» di Buzzi, ma ritengono importante il metodo perché richiama il sistema utilizzato da altre organizzazioni mafiose che orientano il proprio «pacchetto» elettorale a favore di un partito e dei suoi candidati. E infatti sottolineano come la lettera era stata inviata anche agli esponenti della cosca di ‘ndrangheta.
«Ho buttato tutto»
Il giorno del blitz che porta in carcere Buzzi e gli altri, i soci della «29 giugno» sono preoccupati per quanto potrà accadere. Scrivono i carabinieri nella loro informativa riferita a quando viene «registrato» il 2 dicembre: «In questa fase appariva di particolare rilevanza il ruolo assunto da La Maestra Franco il quale, unitamente a Rotolo e Ruggiero, cercava di definire la gestione dei soci. Alle 13.31, l’intercettazione ambientale attiva sull’autovettura di Rotolo consentiva di captare una conversazione avvenuta all’interno del veicolo tra quest’ultimo e La Maestra nel corso della quale il primo, oltre a commentare con il suo interlocutore gli arresti, presupponendo evidentemente un coinvolgimento all’interno della vicenda giudiziaria, gli confidava: “Guarda io ho buttato tutto, computer, ho buttato tutto, quello di mio (...) l’ho buttato lo scorso anno, di mio niente, che cazzo mi potevano di’ per anni di Buzzi” intendendo dunque che il “contenuto” del computer che lo stesso aveva provveduto a distruggere, avrebbe potuto fornire ulteriori elementi di prova, utili all’indagine».
«Comandiamo noi»
Nel pomeriggio di quello stesso giorno c’è un altro colloquio tra Rotolo, La Maestra e Ruggiero. Annotano gli investigatori: «La conversazione aveva ad oggetto i nuovi assetti interni. In particolare Rotolo, ipotizzando l’intenzione da parte di qualcuno a voler “prendere potere della 29 giugno”, individuava in Colantuono Guido uno da tenere “a bada”, sottolineando che, in mancanza di Buzzi, il comando sarebbe dovuto naturalmente passare in mano a “a noi che siamo i detenuti” asserzione cui anche La Maestra si mostrava concorde “e certo che comandiamo noi, che faccio comanda’ a lui! ma che scherzi!». E l’ex brigatista proprio riferendosi a Buzzi aggiunge: «Poi ci ha detto mentre andava via... m’ha guardato e m’ha fatto “me raccomando, non litigate” praticamente poi m’ha guardato, m’ha detto sta cosa, s’è avvicinato eh... “tu sei il capo, mi raccomando... non litigate... non litigate».