La Stampa, 5 gennaio 2015
Elogio dello spaventapasseri e del suo dono magico (che ora scaccia i corvi)
Sono tornati gli spaventapasseri. A dire il vero ora si dovrebbero chiamare spaventacorvi, perché sono questi volatili a infestare le campagne, oltre che le città, becchettando semi, vegetali, frutti e ogni altra cosa che si trova negli orti e nei campi, oltre che nei cestini della spazzatura.
I corvi sono molto intelligenti, come ha spiegato l’etologo Danilo Mainardi; riconoscono le persone e, alla pari delle volpi, sono in grado di controllare a più riprese le scorte di cibo custodite dagli uomini. Per questo si sono infittiti gli spaventapasseri nei campi di granoturco e nei frutteti. Sono composti di vecchi abiti riempiti di paglia; in alcuni casi, si utilizzano tute bianche smesse, che oscillano al vento come fantasmi. Lo spaventapasseri è un vero e proprio personaggio, con una sua tradizione nei fumetti e nel cinema. Nel Mago di Oz è uno dei protagonisti della storia. Nel film tratto dal libro di L. Frank Baum (1900), diretto da Victor Fleming alla vigilia della Seconda guerra mondiale, lo spaventapasseri fornisce risposte contraddittorie a Dorothy a causa della sua «testa di paglia», ma si rivelerà compagno fedele verso la Città di Smeraldo. Lo spaventapasseri è anche un personaggio dei fumetti: Scarecrow. Lo hanno disegnato nel 1941 Bill Finger e Bob Kane, ed è in molti albi un antagonista di Batman. In entrambe le situazioni narrative, lo spaventapasseri rivela una doppia natura: positiva, come aiutante, e negativa, in quanto appartenete agli esseri inanimati. Lo statuto dello spaventapasseri, anche nel folclore, è a metà strada tra il bene e il male: protegge i campi, ma può diventare a tratti pericoloso. Per la sua natura ambigua, ha qualcosa in comune con la Befana, con cui condivide la natura di personaggio del mondo agrario legato agli antichi riti degli alberi e della foresta.
Lo spaventapasseri possiede capacità magiche: fa succedere cose a distanza, o può animarsi lui stesso. Quando si stacca dal campo, e prende a muoversi, diventa anche pericoloso, come raccontano numerose fiabe. In questi giorni dell’anno si brucia nelle piazza dell’Italia centrale il fantoccio di paglia e vestiti che impersona la Vecchia, il cui aspetto ricorda quello di uno spaventapasseri (vestiti con toppe, paglia, scopa, ecc.). Entrambi i personaggi sono legati al Regno dei Morti. Solo loro, i trapassati, possono elargire ausili o recare doni; appartengono all’altro mondo, che giustamente temiamo, ma che ci può recare soccorso in caso di estremo bisogno.