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 2015  gennaio 05 Lunedì calendario

Renzi ferma la norma salva-Berlusconi • L’Isis trasmette un video con il giornalista Cantlie • Mai così tanti profughi come nel 2014 • Crollata la strada inaugurata da una settimana • Panatta il bullo, Connors la belva • Buon proposito di Zuckerberg: leggere due libri l’anno


Norma Il 24 dicembre il Consiglio dei ministri aveva approvato, tra le norme della delega fiscale, anche l’articolo 19 bis: la norma prevede una soglia del 3% dell’evasione rispetto all’imponibile, al di sotto della quale il reato non sarebbe più punibile penalmente. Tale codicillo, secondo alcune interpretazioni, permetterebbe a Berlusconi di vedersi derubricato ad una semplice sanzione amministrativa il tipo di pena, la frode fiscale, alla quale è stato condannato nell’agosto del 2013 in via definitiva. Sempre in base a alcune interpretazioni, decadrebbe la condanna che gli impone i servizi sociali e, soprattutto, quella che gli interdice la candidabiltà. Dopo le proteste di Di Maio (M5S), Salvini e Civati, su richiesta di Renzi la norma, ormai detta «salva Berlusconi», invece di essere trasmessa in Parlamento è tornata al Consiglio dei ministri. Ci sarà una revisione che probabilmente non lo renderà applicabile a tutti i casi di frode fiscale. [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno]

Cantlie Il giornalista britannico John Cantlie, in mano ai jihadisti da due anni, si è mostrato in un video sulla vita a Mosul. Il filmato, lungo 8 minuti, lo mostra ironico con gli occidentali e le loro incursioni, tranquilo, in buona salute. I propagandisti gli avranno dato la traccia del copione, però sembra che l’inglese ci metta del suo. C’è molta partecipazione quando racconta. Guida una vettura nel traffico, fa la spesa al mercato, nega che ci siano problemi, scende da un’autopattuglia, controlla gli appunti per ribattere alla versione nemica e chiude il servizio sulla moto della polizia islamica. Il suo trasporto, ipotizzano da tempo alcuni osservatori, è legato alla sindrome di Stoccolma: ormai è schierato con i suoi possibili carnefici, se dovesse tornare in patria potrebbe passare dei guai con le autorità britanniche, insospettite dalla sua vicenda. Altri rispondono con la spiegazione più logica: per Cantlie collaborare è l’unica strada per evitare il boia.

Profughi Un rapporto dell’organizzazione intergovernativa che si occupa dei migranti (Oim) dice che negli ultimi 70 anni non c’erano mai stati tanti profughi come nel 2014. Quasi 17 milioni si sono spostati verso un altro Paese, 33 milioni 300mila sfollati dentro i confini, un milione 67.500 d’iracheni, afghani, eritrei che hanno chiesto asilo in Germania, Francia, Svezia eccetera (Battistini, Cds).

Migranti Quest’anno i morti nel Mediterraneo sono stati 3.224, il 66% del totale (4.868), quattro volte di più che nel 2013. L’Italia ha dovuto assisterne 45mila, numero quattro volte superiore all’anno precedente (ibidem).

Strada In Sicilia il30 dicembre è crollata una strada inaugirata il 23: lunga un chilometro, con due viadotti, per un costo di 13 milioni. L’Anas, che gestisce la statale, ha immediatamente fatto sapere di aver «aperto un’inchiesta per accertare le eventuali responsabilità della ditta costruttrice e del direttore dei lavori, che aveva autorizzato l’agibilità provvisoria, riservandosi di avviare nei loro confronti un’azione legale». Bolognetta scpa che ha vinto la gara per rifare 34 chilometri dell’arteria che taglia la Sicilia (appalto complessivo da 297 milioni) non ci sta a prendersi tutte le responsabilità. Precisa l’ingegnere Pierfrancesco Paglini, che ha guidato i lavori: «Non c’è stato alcun crollo di viadotto. Si tratta semplicemente del cedimento del rilevato stradale, non più di 50 metri in prossimità del viadotto che è integro. Un danno di entità limitata, circa 100mila euro, che stiamo provvedendo a rimettere a posto come peraltro prevede il contratto».

Tennisti Il manager sportivo Cino Marchese ha conosciuto tanti tennisti: «Adriano Panatta era un talento smisurato. Quel modo da bullo romano l’ha aiutato, ma anche limitato»; Bjorn Borg «una macchina infernale»; John McEnroe «genio assoluto, ha fatto smettere Borg»; Jimmy Connors «una belva, non giocava, litigava. Con chi sei più amico? gli chiesi. Mi rispose: con nessuno, questa è tutta gente che cerca di portarmi via quello che è mio»; Andre Agassi «un ignorante assoluto. Era recalcitrante a venire in Europa. Devi farlo di più, gli dissi. Sì, rispose, ma se mi scordo lo spazzolino a Chicago vado in un drugstore e lì? A Roma c’è la farmacia Giovannini aperta 24 ore, asino. Ti devi adattare a culture differenti» (Perrone, Cds).

Libri/1 Obiettivo di Mark Zuckerberg per il 2015: leggere almeno due libri al mese. Ha chiesto agli utenti di Facebook di aiutarlo, di segnalare libri interessanti. La prima proposta l’ha fatta lui: La fine del potere, di Moises Naim.

Libri/2 Secondo le statistiche, un italiano su due non legge neanche un libro all’anno. Il 18% ne legge da 4 a 11, e il 6% è considerato «lettore forte» perché sfoglia almeno un libro al mese (Stancanelli, Rep).

(a cura di Daria Egidi)