3 gennaio 2005
Tags : La strage di Natale
Guido Cercola si suicida in carcere
• Poco prima delle 23.30, Guido Cercola, sessant’anni compiuti a settembre e in galera da quasi venti, si suicida in carcere a Sulmona. Ha legato i lacci delle sue scarpe alle sbarre della finestra del bagno e dentro quei lacci, trasformati in cappio, ha infilato il collo. Poco dopo un agente lo trova agonizzante e chiama i soccorsi ma l’ergastolano muore in ambulanza, prima di arrivare all’ospedale. Corrado Oliviero, l’avvocato che lo ha seguito per la strage del Rapido 904: «Si è ucciso perché era depresso, oltre che innocente e quindi incapace di accettare l’ingiustizia subita». Pier Luigi Vigna , il pm che seguì le indagini, ricorda: «Nei suoi interrogatori ha sempre dato risposte contraddittorie, versioni diverse tra loro sul possesso dei congegni elettronici simili a quelli utilizzati nella strage; ne mancava uno che secondo noi fu usato per far esplodere il treno, e lui non ha mai saputo spiegare perché. Aveva un atteggiamento un po’ anguillesco, sfuggente, di uno che parla per depistare».