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 2005  marzo 29 Martedì calendario

La Polizia scientifica esamina i Dna delle vittime dello tsunami

• In Italia sono finora stati riportati 22 connazionali morti nello tsunami. Mancano all’appello 29 persone, di cui si conoscono i nomi, si posseggono anche i campioni di Dna, ma i cui corpi non sono stati ritrovati. Secondo il bilancio ufficiale dei ministeri dell’Interno e degli Esteri potrebbero essere al massimo 51 le vittime italiane, perché ai dispersi si aggiungono i nominativi di 16 persone considerate «irreperibili» per i quali non è stato possibile completare gli accertamenti, perché le segnalazioni giunte subito dopo la tragedia erano incomplete o sbagliate. Gli investigatori ritengono, quindi, che si possa trattare di sopravvissuti che nel frattempo sono rientrati a casa. Intanto, nelle zone del disastro, gli specialisti della scientifica della Polizia procedono nel lavoro di identificazione delle vittime, comparando i dati inviati dall’Italia con quelli di 1.400 cadaveri ancora senza nome. Complessivamente, i nostri tecnici stanno lavorando su un elenco di 563 connazionali, e ne hanno rintracciati vivi 496. Gli esperti del gruppo misto non escludono che tre o quattro persone considerate disperse possano essere ancora in vita, perché abitavano in zone interne dell’India e della Thailandia e avevano interrotto da tempo ogni rapporto con i familiari.