28 dicembre 2004
Tags : 2004 - Tsunami in Indonesia
Gli italiani uccisi dallo tsunami sono tredici
• Finora, nella regione colpita, è stata confermata la morte di 80 europei, tra cui 13 italiani. Ma i dispersi sono migliaia. Proseguono i voli speciali della Protezione civile per rimpatriare i sopravvissuti italiani: quasi duemila vacanzieri sono sbarcati finora a Malpensa e Fiumicino. Ma ne mancano ancora a centinaia. Fra i sopravvissuti europei, l’ex cancelliere Helmut Kohl, che si trovava nel sud dello Sri Lanka, dove invece i morti sono 18.700. In India le vittime sono 10.000, oltre 1.500 in Thailandia, ma non si conosce il numero dei turisti uccisi dal crollo di un hotel. In Indonesia il presidente ha parlato di 25.000 vittime ad Aceh, che dista solo 150 chilometri dall’epicentro: in tutto il Paese ci sarebbero 50.000 morti. Ottomila i dispersi nelle isole Andamane e Nicobare. Onu e Organizzazione mondiale della Sanità dicono che «le epidemie possono fare più morti dello tsunami». Nelle zone colpite, le condotte idriche sono contaminate ma il rischio di morire di sete potrebbe costringere migliaia di persone a bere acqua avvelenata dai batteri. L’Onu prepara la più grande operazione di aiuti umanitari della storia: servono a breve più di 1,6 miliardi di dollari. Un ricercatore della società di assicurazione tedesca Munich Re ha fatto una prima valutazione dei danni materiali: 10 miliardi di euro. Anche gli scienziati fanno dei calcoli: il sisma ha deviato l’asse di rotazione terrestre di circa sei centimetri e spostato di qualche metro (qualcuno dice addirittura 30) l’isola di Sumatra. Enzo Boschi, presidente dell’Istituto nazionale di geofisica: «L’asse terrestre ha avuto uno spostamento. La Terra ora ha un altro asse che non è più quello di un’ora prima dell’evento sismico. Lo spostamento è stato provocato dall’enorme movimento dei pesi all’interno del globo». Stefano Taiti, esperto dell’Istituto per lo studio degli ecosistemi del Cnr di Firenze: «La salinità distruggerà gran parte della flora e della fauna. Ci vorranno anni prima che si possa ripristinare un equilibrio simile a quello precedente il cataclisma».