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 2004  dicembre 27 Lunedì calendario

Lo tsunami nell’Oceano Indiano fa più di 100mila vittime

• In mattinata il ministro degli Esteri, Gianfranco Fini, annuncia: «Temo che la situazione sia molto più grave di quanto apparso in un primo momento». Il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso: «Il numero complessivo delle vittime è in costante crescita, potrebbero essere più di 100mila». Nei luoghi colpiti si inizia subito a bruciare cadaveri ai bordi delle strade per evitare epidemie e contagi. Intanto si sa per certo che ci sono 13 morti italiani: 11 in Thailandia e 2 nello Sri Lanka. Otto quelli identificati, di cui 2 minori. In Thailandia sono morti Piermario Della Valle di Varese, Luigi Tribbio, romano, riconosciuto dalla moglie tra i tanti corpi senza vita, Mario De Angeli di Milano, scomparso in mare mentre nuotava, il piccolo Alex Ceotto, di padre italiano e madre thailandese, entrambi feriti, Lisa D’Avola, italobrasiliana, e il figlio minorenne Gianluca. Due le persone scomparse nello Sri Lanka, Raffaella Piva, originaria di Udine ma residente a Trento, storica dell’arte, e un uomo di cui si conosce solo il nome di battesimo, Ermanno. Molti anche i dispersi italiani, almeno un centinaio: alcuni sono isolati in luoghi a sud dello Sri Lanka, altri nei dintorni di Phuket (sembra una trentina) o in atolli sommersi dal fango. I primi 270 italiani sono stati già rimpatriati, altri 300, di cui 50 feriti, si apprestano a tornare.