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 2014  dicembre 12 Venerdì calendario

Oggi l’Italia si ferma per sciopero • Quando Buzzi si augurava un anno di «monnezza, profughi, immigrati e bufere di neve» • Il corsivo non si usa più • Quanti compiti per gli studenti italiani • L’Alenia farà la manutenzione degli F-35 europei • A novembre i jihadisti hanno fatto il doppio delle vittime dell’11 settembre 2001 • Una mamma annega il figlio di 9 mesi • L’autostroncatura di Burgess


Sciopero Oggi è il giorno dello sciopero generale, in tutta Italia sono previste 54 manifestazioni per protestare contro la legge di Stabilità e il Jobs act. Lo slogan dello sciopero è: «Così non va!». A rischio treni, bus, tram e metro. Possibili disagi pure in aree archeologiche, autostrade e ospedali pubblici dove comunque verranno garantiti i servizi di emergenza. Oggi incrociano le braccia dalle 13 alle 17 anche i controllori di volo aderenti al sindacato Unica all’aeroporto di Napoli-Capodichino. Il ministro Maurizio Lupi, che mercoledì aveva precettato i lavoratori delle ferrovie su segnalazione del garante (per l’accumularsi di altre astensioni dal lavoro nel settore domani e domenica), ha cambiato idea: «Ho deciso di revocare il provvedimento di precettazione vista la ragionevolezza dimostrata da Cgil, Uil, Ugl e Orsa da una parte e Cat dall’altra, che hanno ridotto il tempo sia dello sciopero di oggi (che finisce alle 16, invece che alle 17 con un grande vantaggio per i pendolari), sia di quello di domani e domenica (che salva la fascia serale di sabato iniziando alle 24, invece che alle 21) e vista anche la rassicurazione di Trenitalia sulla possibilità di ridurre così i disagi per cittadini».

Auguri A Capodanno del 2013 Salvatore Buzzi inviò un messaggio di auguri attraverso il suo telefonino che i carabinieri del Ros stavano già intercettando: «Speriamo che il 2013 sia un anno pieno di monnezza, profughi, immigrati, sfollati, minori, piovoso così cresce l’erba da tagliare e magari con qualche bufera di neve: evviva la cooperazione sociale».

Corsivo In Finlandia lo Stato ha deciso che non è più necessario insegnare a scrivere in corsivo: basta lo stampatello e saper digitare al computer. Anche in Indiana, negli Stati Uniti, la scrittura è diventata una materia facoltativa. L’abitudine a scrivere a mano è ormai così deteriorata che in Gran Bretagna una persona su tre non è in grado di leggere la propria calligrafia e non ha scritto nulla a mano negli ultimi tre mesi. Rin Hamburg sul Guardian ammette che i suoi parenti hanno bisogno di aiuto per leggere i biglietti di auguri che ricevono da lei. Da anni tiene un diario, ma non lo nasconde più, perché nessuno sarebbe comunque in grado di decifrarlo (Sabadin, Sta).

Compiti Dieci anni fa in media ogni settimana i quindicenni italiani studiavano a casa 10 ore e mezza alla settimana, due ore e sei minuti al giorno, sabato e domenica esclusi. Oggi le ore dedicate ai compiti sono nove, in media. Il triplo di quelle dei ragazzi finlandesi, che vantano un sistema scolastico di prim’ordine, e dei coreani che per i compiti non usano più di tre ore alla settimana. Secondo gli esperti, gli italiani hanno troppi compiti perché «i dati raccolti in questi anni evidenziano che dopo quattro ore di compiti alla settimana, il tempo ulteriore investito nello studio ha un impatto trascurabile sui risultati scolastici» (anche se quelli che studiano di più hanno punteggi migliori nella scala Ocse) (Fregonara, Cds).

F-35 Lo stabilimento dell’Alenia a Cameri (Novara) è stato scelto dal Pentagono per svolgere le attività logistiche e di manutenzione di tutti gli F-35 in servizio presso le aviazioni europee e di tutti quelli americani dislocati nelle basi del Mediterraneo e in quelle mediorientali. La revisione dei motori è stata, invece, affidata alla Turchia. L’impianto, collocato all’interno della base aerea dell’Aviazione militare vicino a Novara, dove oggi operano i Tornado e gli Eurofighter, è di proprietà delle Forze Armate, ma è gestito dall’Alenia. Gli F-35, quando entreranno in funzione, avranno una lunga vita operativa e ogni cinque anni dovranno affrontare una completa revisione della durata di tre mesi con la sostituzione di molte parti. La commessa potrebbe avere un ruolo positivi sull’occupazione: 2.000 persone che potrebbero arrivare fino a 5.000, a seconda delle dimensioni finali delle flotte di F-35 (già acquistato in Europa da Gran Bretagna, Olanda, Norvegia e Danimarca, oltre che dall’Italia).

Jihad Il Centro internazionale per lo studio dell’estremismo e della violenza politica (Icsr) di Londra ha calcolaro che in tutto il mondo i gruppi jihadisti hanno provocato, solo a novembre, 5.042 vittime (il doppio dell’11 settembre). Fa 168 persone uccise al giorno: l’equivalente di tre attacchi alla metro di Londra del 2005. Gran parte delle vittime sono di fede musulmana, mentre tra le modalità degli attacchi prevalgono imboscate, sparatorie, e operazioni di controllo dei territori. La jihad uccide in 24 nazioni ma l’80% delle vittime si registra in 14 ed è l’Iraq dove miete più vittime. Seguono la Nigeria e poi l’Afghanistan. Il 60% dei morti jihadisti (circa 1.000 in totale) appartiene a Boko Haram (Molinari, Sta).

Delitto Un bambino di 9 mesi. Sua mamma, Natalia Sotnikova, 39 anni, russa, era arrivata come turista a Bordighera da pochi giorni con il suo compagno, che non risulta essere il papà del pupo. Avevano preso una suite con camere separate comunicanti in un bel cinque stelle frequentato da artisti e imprenditori. Lei da un po’ s’era convinta che suo figlio avesse una malattia genetica che lo avrebbe fatto soffrire di attacchi epilettici «come la nonna». Così mercoledì verso le due di notte se lo mise addosso con il marsupio da bebè, andò a prendere la Bmw noleggiata a Ginevra una settimana prima, andò fino alla spiaggia. Con il piccolo addosso entrò in acqua e nuotò abbastanza da non toccare più, quindi sganciò il marsupio e lo guardò andare a fondo.

Stroncature Anthony Burgess nel 1963 fu licenziato in tronco dallo Yorkshire Post di cui era il critico ufficiale, perché aveva con inusitata ferocia Inside Mr. Enderby, un romanzo che aveva scritto lui stesso con lo pseudonimo di Joseph Kell (Baudino, Sta).

(a cura di Daria Egidi)