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 2014  dicembre 12 Venerdì calendario

«Alle primarie del Pd denunciai i voti comprati dei rom e mi diedero della razzista. Alcuni militanti mi avvisarono che nella sezione Magliana venivano accompagnati interi gruppi di persone e chi era lì aveva l’impressione che venisse detto loro per chi dovessero votare». Parla Cristiana Alicata della direzione democratica del Lazio

Cristiana Alicata, il sette aprile del 2013 lei denunciò un episodio avvenuto in una sezione della Magliana durante le primarie per il sindaco.
«Alcuni militanti mi avvisarono che nella sezione venivano accompagnati interi gruppi di persone e chi era lì aveva l’impressione che venisse detto loro per chi dovessero votare. E precedentemente alcuni avevano fatto mettere a verbale che avevano assistito a uno scambio di soldi».
Chi li accompagnava?
«Non lo so. Altrimenti sarei andata in Procura».
Lei invece che cosa fece?
«Denunciai sui social network con una frase infelice la stranezza di quella partecipazione così massiccia».
Perché era infelice?
«Perché ha concentrato l’attenzione sul fatto che quelle persone erano rom e non invece sulla questione che c’era chi probabilmente sfruttava la loro disperazione».
Avevano avuto in cambio qualcosa?
«Non lo posso dire con certezza, ma non si erano mai visti nella sezione».
Fenomeni di questo tipo sono capitati altre volte?
«Certamente, basta vedere i dati dei congressi a Roma e del tesseramento in prossimità dei congressi stessi. E ci sono altre cose strane».
Quali?
«Quando ci sono le primarie arrivano a casa lettere a tutti gli iscritti del Pd, come si fa ad avere tanti soldi per spedirle? O per far attacchinare manifesti abusivi in tutta la città e pagare cene nei palazzetti dello sport a centinaia di persone?».
Lei ha addirittura rischiato l’espulsione dal partito.
«Certo, è vero. Anzi mi sono dimessa dalla direzione del Pd Lazio perché stavo subendo un linciaggio con l’accusa di razzismo. Poi sono stata chiamata da Renzi alla direzione nazionale. Fare pulizia è possibile, certificando i redditi dei politici, i finanziamenti degli sponsor e le spese elettorali».