Specchio dei Tempi – La Stampa, 9 febbraio 1956
Non telefonate a Milano, mandate le notizie con un ciclista si fa prima. Un lettore della Stampa lamenta la lentezza del servizio della interurbane
«Per ragioni professionali spesso devo chiamare al telefono persone residenti a Milano. Sapendo che il servizio delle “interurbane” non brilla per eccessivo dinamismo, quasi sempre mi rassegno a chiedere l’”urgentissima”, tariffa tripla.
Venerdì scorso ho voluto fare un esperimento: chiedere un’“interurbana” con Milano a tariffa normale, per vedere se lo spreco di tempo compensava il risparmi di spesa.
Ho chiesto la comunicazione alle 16,46 esatte: la Stipel me l’ha data alle 22,10, dopo numerosi solleciti da parte mia. Cinque ore e 26 minuti per telefonare da Torino a Milano. Qualunque garzone di fornaio impiegherebbe assai meno per compiere in bicicletta i 127 chilometri che separano le due città. Facendo le proporzioni, se anziché con Milano avessi chiesto di parlare con Palermo, a quest’ora starei forse ancora aspettando, addormentato vicino all’apparecchio».