20 ottobre 2014
Tags : Yara Gambirasio
Per il tribunale del riesame Bossetti deve restare in carcere
• Resta dentro Bossetti, unico indiziato dell’omicidio di Yara Gambirasio. L’ha deciso il tribunale del riesame di Brescia, confermando le prime valutazioni del gip di Bergamo, Ezia Maccora. Secondo il tribunale, «il dato essenziale» mai smontato dalla difesa, nonostante i tentativi di parlare di epistassi o di complotto ai danni del carpentiere, «è costituito dal rintraccio sul cadavere dell’offesa di materiale biologico, diffuso sugli slip e sui leggins ». Si tratta di un profilo genotipico «straordinariamente di ottima qualità». E siccome Bossetti nei suoi interrogatori «aveva negato qualsiasi conoscenza o contatto con la vittima», l’unico momento del «contatto tra i due soggetti» è «avvenuto al momento dell’aggressione». Il tribunale ritiene che «persista il rischio di recidiva», considerate le «crudeli modalità» dell’omicidio: «Non solo l’autore del delitto agiva in orario serale, approfittando del buio e del percorso solitario di ritorno a casa di una tredicenne inerme, ma anche si accaniva sulla vittima con plurime coltellate e la abbandonava agonizzante in area sterrata, tanto che la morte sopraggiungeva per l’effetto congiunto delle numerose lesioni da taglio e dell’ipotermia. L’indifferenza alla sorte dell’offesa dimostra un dolo intenso e mancanza del benché minimo scrupolo, qualunque fosse la ragione per cui aveva condotto Yara Gambirasio nello sterrato di Chignolo d’Isola». E il fatto di essere un padre di famiglia, con un lavoro, «svela ancor di più la sua mancanza di freni inibitori, in quanto, pur godendo delle migliori condizioni per condurre un’esistenza nel rispetto della legge, non aveva remore — scrivono i giudici — nell’infierire su una minorenne indifesa. Si staglia quindi evidentissima una carenza di capacità di autocontrollo». Per i difensori, «Bossetti perde le speranze in un processo giusto, questo lo sta uccidendo giorno dopo giorno». Commento di Bossetti: «Se ritengono che quello è il mio Dna è inutile che mi facciano il processo».