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 2014  ottobre 21 Martedì calendario

Forse ha ragione Casaleggio quando dice che i giornali di carta spariranno, ma il vero punto secondo Michele Serra è la qualità dell’informazione che è clamorosamente crollata con la gratuità di internet. Basta leggere il blog di Beppe Grillo

La “profezia” di Casaleggio sulla scomparsa dei giornali di carta non è inedita. È reiterata (anche su carta) da parecchi anni, rimandando di lustro in lustro la data esiziale, perché è buon profeta chi si concede sempre una seconda possibilità. Ma essendo la carta solamente un supporto (rimpiazza la pietra, il legno, il papiro, e precede i pixel), ci si domanda come mai Casaleggio trascuri la vera questione. Che è la qualità dell’informazione, ovvero la qualità dell’opinione pubblica. Leggere il blog di Grillo (lo dico per fare un esempio noto a Casaleggio) significa trovare, se possibile peggiorata, la stessa superficialità “strillata” che si imputa alla stampa più corriva: non è dunque questione di supporto. Faccio anche io la mia piccola “profezia”. Il mito della gratuità è destinato a peggiorare il livello medio dell’informazione in rete, e anzi lo sta già facendo. Si ricostituiranno anche in rete un livello “alto”, a pagamento, e uno “basso”, apparentemente gratuito ma pagato, se non dalla pubblicità, dalla febbrile compravendita di contatti che è il grande vero business di internet. Il rischio è che il livello “alto” spetti a una élite più ristretta di quella, piuttosto vasta, che legge la carta stampata. E il livello “basso” discrimini, come è sempre accaduto, l’opinione pubblica popolare. La sola “rivoluzione democratica” possibile è alzare il livello medio della cultura di massa: su carta o in video, conta pochissimo.