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 2014  ottobre 17 Venerdì calendario

Ancora su Juve-Roma, l’ira di Palotta e l’indignazione di Capello. E poi Balotelli che se la prende con Prandelli, lo scandalo del Tennis scommesse, la pena per Pistorius e Schwazer che rischia anche l’oro di Pechino. Intanto McEnroe vorrebbe allenare Fognini

Ma Prandelli è o non è un vero uomo?
Un Balotelli deluso fa sapere che secondo lui Prandelli non è «un vero uomo»: «In tutto il Mondiale credo di aver avuto due, tre occasioni da gol — ricorda il giocatore, che ha sbagliato un gol abbastanza clamoroso sullo 0-0 contro la Costa Rica —. Ho segnato contro l’Inghilterra, ma non avrei potuto fare molto di più. Anche Prandelli ha parlato male di me. Non mi aspettavo che lo facesse davanti ai giornalisti. E non ho risposto perché non ha senso. Penso che gli uomini veri, se hanno qualcosa da dirsi, se lo dicono in faccia. Io sono una persona diretta...» (Balotelli) [Tomaselli, Cds].
 
Ma cosa aveva detto Prandelli su Balotelli? A risentire le parole del c.t., nulla che non gli avesse già detto a tu per tu. A meno che Mario non si sia perso qualcosa, uscendo mezzora prima dei compagni (per poi rientrare) dallo spogliatoio di Natal dopo l’eliminazione contro l’Uruguay: «Mario non è un campione, è un giocatore che ha i colpi. Quando ci siamo salutati gliel’ho detto: se vuole diventare quello che pensa, deve essere nella realtà e non nella visione virtuale. Gli ho ripetuto: fai tesoro di questa esperienza perché la Nazionale ha bisogno di te. Se torni coi piedi per terra, non sarai solo un giocatore che ha i colpi» [Tomaselli].
 
Il semplice entusiasmo di Torres
Al Milan Fernando Torres, il centravanti pronto a raccogliere l’eredità di Balotelli, quello che ha lasciato il Chelsea, uno dei club più ricchi al mondo, per ritrovare un po’ di entusiasmo e garantirsi un posto da titolare, fa sapere di non essere fuori moda: «Si preferisce parlare di chi è diverso da me perché fa vendere più giornali. Io ho una moglie (che ha conosciuto quando aveva otto anni) e due figli e non esco la sera. Ma alla fine conta solo quello che si fa sul campo» [Colombo, Cds].
 
Zaza, 38 giorni senza un gol
Intanto Zaza ha perso il pelo e pure la forza, non segna da 38 giorni, è rimasto in panchina per tutta la gara contro Malta, lasciando a Pellè il ruolo di sorprendente e prolifico operaio dell’attacco nazionale. Dove sta Zaza, se lo chiede pure la Juve, che si è tenuta il diritto di ricompera per 15 milioni e ne segue con apprensione il provvisorio digiuno, augurandosi che si protragga solo per altre 24 ore e che non si sblocchi proprio contro Buffon [Intorcia, Rep.].
 
Juve-Roma, la furia di Pallotta e il pronostico di Capello
Da oltreoceano, il presidente della Roma James Pallotta si è fatto sentire a gran voce con i suoi perché non ha gradito l’intervento di De Sanctis sulla Gazzetta dello Sport di ieri [Leggi qui l’intervista nella quale il portiere della Roma spara a zero sulla Juve] Soprattutto dopo averli già ammoniti nel dopo partita al grido di «Diamoci una calmata». Fabio Capello dice al Messaggero: «Il proprietario della Roma ha dato una grande lezione a tutti quanti ma c’è chi non l’ha ascoltata».
 
«Ora dobbiamo guardare solo al Chievo» (Rudi Garcia).
 
In un’intervista alla Stampa Capello si dice indignato davanti alle ammucchiate sotto l’arbitro viste durante Juve-Roma e fa sapere che all’estero queste cosa non succedono. Poi azzarda un pronostico sul campionato: «Penso che la Roma diverta di più, ma che la Juve resti la favorita per il titolo. Garcia merita tutti i complimenti che gli arrivano, Allegri ha già messo del suo nel lavoro con i bianconeri».
 
Basso, da capitano a gregario
Il ciclista Ivan Basso, dopo dieci stagioni da capitano, ha firmato con Tinkoff-Saxo, per due anni come gregario di Contador. E pare ne sia più che felice. «Se vedi che le gambe non rispondono più come una volta devi prendere coscienza della realtà. Meglio mettere la mia esperienza al servizio di Alberto» [De Bari, Mess].
 
Schwazer rischia l’oro di Pechino
Per Alex Schwazer le cose non si mettono bene. Rischia la revoca dell’oro nella 50 km di marcia di Pechino 2008. Il dottor Pierre-Edouard Sottas, consulente del Wada (agenzia internazionale antidoping), ha presentato la sua relazione che mette fortemente in dubbio la lealtà dell’atleta. «Il profilo ematologico ottenuto durante i giochi Olimpici di Pechino è anomalo. Lo scenario che implica il prelievo e la reinfusione di sangue nei giorni immediatamente antecedenti alla competizione e all’interno del Villaggio olimpico, avrebbe richiesto l’aiuto di una persona altamente qualificata e il materiale apposito. Si tratta tuttavia di uno scenario chiaramente possibile» [Mess].
 
Cella singola per Pistorius
A Pretoria (Sudafrica), oggi, ultima udienza per Oscar Pistorius. Ma l’uomo, condannato per aver ucciso la sua fidanzata Reeva Steenkamp, non sa ancora quale pena dovrà scontare. L’unica cosa certa è che se dovrà andare in galera avrà una cella singola nell’ala ospedaliera del centro di detenzione. L’atleta ha ricevuto parecchie minacce di morte soprattutto dalla gang "26’s".
 
Lo scandalo del tennis e McEnroe che vorrebbe allenare Fognini
Il fenomeno delle scommesse combinate nel tennis è in crescita. Questa settimana due match sono stati sospesi. Quello tra l’olandese Sijsling e il tedesco Bachinger (Atp 500) e quello tra l’altro olandese De Bakker e il francese Mina (San Juan Challenger). In entrambe i casi gli olandesi partivano favoriti, poi inspiegabilmente all’inizio degli incontri le quote si sono ribaltate [Galdi, Gds].
 
Su un giro d’affari mondiale di circa 200 miliardi di euro al mese di scommesse il tennis rappresenta il 4%. E questo sport si presta benissimo a combine in quanto basta manipolare una sola persona per garantire l’esito di una scommessa. In genere si rileva che il primo set viene sempre vinto da chi alla fine perde, ma solo per consentire un maggior numero di giocate in live quindi la crescita della quota [Galdi, Gds].
 
«Perché non alleno nessuno? Già... in effetti non me l’hanno mai chiesto. Forse l’unico che potrebbe chiamarmi è Fognini!» (così John McEnroe che con Goran Ivanisevic, Ivan Lendl e Michael Chang sarà in campo domani e sabato prima a Genova poi a Milano per l’evento esibizione delle leggende del tennis, La Grande Sfida).
 
«Succedono un sacco di cose pazze nel mondo e se noi possiamo riuscire con una partita di tennis a portare qualche sorriso, allora siamo felici» (John McEnroe).