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 2014  ottobre 16 Giovedì calendario

Parla Nicoletta Zampillo, plurimoglie di Del Vecchio e dice di volere bene a tutti - mogli e figli delle altre mogli - e di non pretendere nulla da Luxottica «Decide tutto Leonardo, bisogna solo pensare all’azienda…»

Il caso Luxottica rimane al centro dell’attenzione, sia in Borsa che fuori. La corrente di vendite sul titolo ieri si è attenuata, finendo la seduta con una perdita dell’1,38% in una giornata in cui Piazza Affari ha lasciato sul terreno il 4,4%. Ma gli occhi degli operatori sono rivolti al consiglio che si terrà il 29 ottobre in cui Leonardo Del Vecchio dovrà portare il nome del nuovo ceo-mercati che andrà ad affiancarsi a Massimo Vian che assumerà l’incarico di ceooperations. Ma proprio la delicata procedura di selezione del nuovo management è stata al centro di un duro scontro che ha portato alle dimissioni di Enrico Cavatorta dopo solo un mese. Sembra infatti che i contatti con Egon Zehnder, la società incaricata di fare la selezione dei candidati, siano tenuti da Francesco Milleri che da settembre ha assunto il ruolo di assistente del presidente e che da più parti è indicato come molto vicino alla signora Del Vecchio Zampillo, dal 2010 di nuovo moglie del fondatore della Luxottica. Proprio a lei abbiamo chiesto di chiarire meglio l’affaire che ha coinvolto anche la famiglia.
Signora Del Vecchio, andiamo subito al punto. Si è diffuso il sospetto che lei sia lo sponsor di Francesco Milleri, il consulente della Luxottica che improvvisamente è diventato l’assistente personale di suo marito e che è entrato in rotta di collisione con Enrico Cavatorta, l’ad che ha appena dato le dimissioni. Da quanto tempo conosce Milleri?
«Era l’inizio del 1991, dopo la separazione dal mio precedente marito. Dopo sei mesi in quella casa è arrivato il dottor Milleri con la moglie e un figlio che aveva la stessa età del mio. Sono diventata amica della moglie e quando mi sono fidanzata con Leonardo ci siamo frequentati con i Milleri per diversi anni. Poi ci siamo separate entrambe e dal 2000 al 2009 non ho più visto Francesco Milleri che invece ha continuato a frequentare mio marito e la sua compagna di allora. Milleri conosce bene anche i figli del primo matrimonio di Leonardo, cioè Claudio, Paola e Marisa. Siamo amici ma non l’ho suggerito a mio marito, lui decide da solo. Ha quasi ottant’anni ma è perfettamente lucido e a me non mi ascolta più di tanto».
Ora Milleri sta assumendo un ruolo più importante in Luxottica, è diventato assistente del presidente. Condivide questa scelta?

«Reputo Milleri onesto, bravo e competente, è un grande amico di mio marito ed è stato un suo collaboratore negli ultimi 15 anni anche con incarichi delicati. In di questo, non posso che essere d’accordo se si avvale della sua consulenza. Ma comunque le strategie dell’azienda le decide mio marito, ed è sempre stato così. Inoltre, in azienda Milleri conosce tutti da tanti anni: Francavilla, Vian, Cavatorta. Mi dispiace che questa collaborazione è stata mal accettata».
Dunque non ha gradito neanche l’uscita di Andrea Guerra, a cui suo marito ha delegato la gestione per circa un decennio?
«Il dottor Guerra è stato un grande manager, stimato da tutti, per me sarebbe potuto restare a lungo».
Il suo primo figlio, Rocco Basilico, lavora da un paio d’anni in Luxottica, assunto da Guerra. Lei ha mai chiesto di far entrare in azienda anche suo figlio Leonardo Maria?

«Assolutamente no, Leo ha appena fatto la maturità e ha cominciato gli studi di economia all’Università. È giovane e non è interessato all’azienda, pensa a studiare e a divertirsi come tutti i ragazzi della sua età. E poi mio marito ha detto che i suoi figli non devono lavorare in Luxottica».
Come sono i suoi rapporti con gli altri membri della famiglia Del Vecchio?

«Vado d’accordo con Luciana, la prima moglie di mio marito, e con i suoi figli Paola, Marisa, Claudio siamo in armonia, non abbiamo problemi. E la dottoressa Grossi ha due figli meravigliosi. Io vivo bene così e auguro lunga vita a mio marito. Siamo una famiglia importante, seria e non c’è nessuna dynasty che ci turba».
Ma le quote della Delfin, la controllante di Luxottica, potrebbero presto essere riviste proprio per fare spazio a lei a cui spetterebbe un 25%. Lo ritiene corretto?

«Non mi interessa la successione, la deciderà mio marito. Io non pretendo niente, sta facendo tutto lui e quello che farà a me andrà bene in ogni caso. Peraltro ricordo che le quote della Delfin sono state assegnate fin dall’inizio ai figli del primo matrimonio. Quando è arrivato Leonardo Maria la compagine è stata allargata a quattro con il consenso dei primi figli. Poi, quando sono arrivati Luca e Clemente (figli dell’unione con Sabina Grossi, ndr.) anche io ho firmato per conto di mio figlio minorenne per allargare la cerchia prima a cinque e poi a sei discendenti. Infine nel 2010 ci siamo risposati ma non certo per motivi di successione. Per me l’unione con mio marito non è mai terminata, e io sono una donna onesta».
E allora qual è l’obbiettivo del riassetto della Delfin, secondo lei?

«Il primo obbiettivo di Leonardo è sempre stato quello di salvaguardare la Luxottica e dunque non vuole che vi sia niente, anche in futuro, che possa creare problemi all’azienda. Tutti meritano di essere tutelati e quindi sta cercando un equilibrio migliore nella holding di famiglia. Ma allo stesso tempo tutti i figli resteranno fuori dalla gestione dell’azienda. Appoggio in pieno queste volontà di mio marito. Non voglio far la protagonista».