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 2014  ottobre 09 Giovedì calendario

Il calcio ansiolitico di Ferrero e quello ignorante di Immobile, la lite a distanza Morata-Ljajic, la F.1 in Russia e Alonso in McLaren

Il meglio degli articoli dalle pagine sportive di oggi: le interminabili polemiche su Juve-Roma, i guai giudiziari dell’arbitro Rocchi, l’entusiasmo sopra le righe del presidente Ferrero e il clima molto cupo della Formula 1 che sbarca per la prima volta in Russia. 

Ferrero: «il calcio è vita, anche se ansiolitica»

In una straordinaria intervista al Corriere, il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero racconta i suoi primi tre mesi nel mondo del calcio: «Il mio Dna è gioia di vivere. Il cinema è vita, il calcio è vita, anche se ansiolitica». Ha trattato l’acquisto della Samp in modo segretissimo: com’è andata? «Mi avevano già offerto diverse squadre, ma io ho sempre detto di no, perché ero troppo impegnato. Dopo aver comprato i cinema, però, mi annoiavo. Un amico 15 mesi fa mi butta lì: perché non prendi la Samp? Poi l’avvocato Antonio Romei un giorno mi dice che sarebbe andato al funerale di Riccardo Garrone (segno della croce, ndr). C’ho pensato e a luglio 2013 ho deciso: la voglio. A Natale sono tornato alla carica». Quanto l’ha pagata? «Il club è stato valutato in 70 milioni di euro» [Arianna Ravelli, Cds].
 
Zaza e Immobile: «Noi, gli attaccanti ignoranti»
A Coverciano ieri è stata la giornata di Ciro Immobile e Simone Zaza, la coppia di attaccanti su cui punta Antonio Conte che si sono presentati insieme alla conferenza stampa. Alessandro Bocci sul Cds: «Ciro e Simone sono ragazzi del sud anche se hanno storie differenti e fatto scelte diverse. Immobile, capocannoniere del campionato scorso, si è lanciato nel calcio internazionale, accettando il corteggiamento del Borussia Dortmund. Zaza, in orbita Juventus, ha preferito la quiete di Sassuolo perché, dice lui, «devo ancora maturare». Ora sembrano una coppia di fatto. Si spalleggiano, si consigliano, si aiutano in campo e parlano insieme in conferenza stampa, vicini perché funziona un solo microfono, sorridenti. Sono gli attaccanti «ignoranti», secondo la definizione di Immobile, nel senso buono del termine».
 
Balotelli, il primo nel club dei sopravvalutati
«Gli inglesi non hanno impiegato troppo tempo per dargli addosso, a Mario e a chi lo ha acquistato, archiviandolo come uno scarto che non voleva nessuno: “Balotelli? - scrive il Daily Mail - Troppo costoso per essere uno che tira solo i rigori, che poi adesso non tira neanche più”. Forse ce l’hanno ancora per quel gol a Rio, in fondo 20 milioni per il suo cartellino ci stanno. Eppure proprio un anno fa, Balo ha vinto un sondagggio in forma anonima fra i calciatori della nostra serie A: chi è il giocatore più sopravvalutato del campionato? Primo Mario con l’8 per cento delle preferenze, nel gruppo anche insospettabili o quasi, Icardi, Schelotto, El Shaarawi, Osvaldo, Vucinic, Chiellini, Ogbonna, Aquilani, Ranocchia, Perin, Destro, Mexes, Montolivo, De Sanctis e Borriello» [Claudio De Carli, Grn].
 
Malagò: «Tavecchio? Problema di immagine»
Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha commentato lo stop di sei mesi dell’Uefa a Carlo Tavecchio per le frasi razziste sui calciatori mangia-banane: «Non facciamo gli ipocriti, si sapeva che sarebbe successo. Chiedete a chi lo ha eletto. Il calcio italiano non ne esce indebolito, ma c’è un problema di immagine» [tutti i giornali].
 
Ljajic vs Morata, continua la polemica Juve-Roma
Continua la polemica a distanza tra Juventus e Roma. A portarla avanti sono stati ieri i due attaccanti Adem Ljajic e Alvaro Morata. Prima il serbo giallorosso a una radio romana: «Siamo i più forti in Italia. Proveremo a vincerle tutte ma dopo domenica non dipende più da noi. Abbiamo preso tre gol irregolari. Meglio però che stia zitto, mi hanno detto di non parlare di quello che è successo...». Poi lo juventino dal ritiro dell’under 21 spagnola: «Se loro avessero vinto non avrebbero detto nulla. È stata una gara molto calda, non è facile assimilare una sconfitta in una sfida così importante, soprattutto se arrivata negli ultimi minuti. Totti è un grandissimo giocatore, storico. Ma non avrebbe dovuto dire quelle cose» [Stefano Carina, Mes].
 
L’arbitro Rocchi ancora imputato per Calciopoli:
Quelli del Fatto Quotidiano ricordano che Gianluca Rocchi, l’arbitro dello Juve-Roma dello scandalo, è ancora indagato per l’inchiesta Calciopoli a Napoli, che avrà il prossimo gennaio l’estremo verdetto in Cassazione. Scrivono Massari e Tecce: «Il reato contestato è la frode in competizioni sportive e si riferisce a Chievo-Lazio 0-1 (20 febbraio 2005), tre punti preziosi per i laziali non proprio ai vertici della classifica. L’epoca Calciopoli era nel pieno del suo splendore, prima che intervenissero i magistrati. L’accusa nei confronti di Rocchi è ormai andata in prescrizione, il fiorentino non vi ha rinunciato e la Procura generale di Napoli è ricorsa ugualmente in Cassazione: il 21 febbraio 2014 gli atti sono stati trasmessi dalla Corte e assegnati alla III sezione penale. Rocchi aveva richiesto e ottenuto il rito abbreviato, fu assolto due volte (Gup e Appello, dopo impugnazione pm), articolo 530 che, per qualche profilo, evoca la vecchia formula dell’insufficienza di prove. Tuttavia per i pm, Chievo-Lazio 0-1 fu fondamentale per l’operazione “salvataggio dei biancocelesti” e si affiancava a Lazio-Parma 2-0 (27 febbraio 2005, due rigori discutibili non assegnati agli ospiti), arbitro Domenico Messina, coinvolto in Calciopoli e poi prosciolto, dopo lo stesso percorso processuale di Rocchi».
 
La F1 sbarca a Sochi, tra Putin e la tragedia di Bianchi
I piloti non avrebbero nessuna voglia di correre dopo la tragedia di Jules Bianchi, ma questa settimana la F.1 arriva per la prima volta in Russia, a Sochi, sulla pista che costeggia il mar Nero, tra gli impianti dei Giochi olimpici invernali. Scrive sul Cds Arianna Ravelli: «Doveva essere una festa per la Marussia, l’unico team russo, è uno strazio infinito, con il nome di Jules scritto ancora sul garage. Doveva essere una festa per Daniil Kvyat, l’unico pilota russo, appena promosso dalla Toro Rosso alla Red Bull per sostituire l’anno prossimo tal Seb Vettel (di cui dice: «Nel Red Bull junior team era l’esempio da seguire, ma non puoi imitare nessuno, devi essere te stesso»). Visto che comunque si corre, è Kvyat, 20 anni, il personaggio del momento. Fa un po’ paura tanto esprime concentrazione e sicurezza di sé. A nove anni è salito sul kart e ha deciso: questa sarà la mia vita. “Praticavo tanti sport (tennis, hockey) ma dopo un paio di volte sul kart ho deciso che volevo concentrarmi su questo. Ho scelto bene”».
 
Ecclestone: «l’incidente di Bianchi solo sfortuna»
«Unfortunate». Per Bernie Ecclestone, il capo esecutivo della F1, l’incidente che nel Gp del Giappone sotto il tifone Phanfone ha spedito in coma con seri danni cerebrali Jules Bianchi, il giovane pilota della Marussia, è stato solo questione di sfortuna. Di condizioni atmosferiche imprevedibili. «Se avessimo saputo che un tifone del genere si stava per abbattere sul tracciato - ha dichiarato Ecclestone - forse le cose avrebbero potuto andare diversamente. Ma io non lo sapevo, nessuno lo poteva prevedere e nessuno potrà farlo in futuro. Può anche darsi che un fenomeno del genere non si ripeterà più da quelle parti. Chi può dirlo? E comunque la F1 è abituata da sempre a correre sotto la pioggia» [Stefano Semeraro, Sta].
 
Lauda: «Alonso ha formato per la McLaren»
Lasciata la Ferrari, la prossima stagione Fernando Alonso tornerà alla McLaren, dove era già stato nell’annata 2007. Questo, almeno, è quanto sostiene Niki Lauda, infuriato per le notizie che davano Lewis Hamilton in partenza per il team di Woking. Il intervistato dal Mundo Deportivo, Lauda ha detto: «Smentisco tutto. Anzi posso aggiungere che Fernando ha messo nero su bianco con la McLaren giovedì scorso. Lewis ha un contratto con noi e non si muove» [Claudio Russo, Mes].