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 2014  ottobre 09 Giovedì calendario

Chi è Annamaria Furlan, il nuovo segretario della Cisl

Dura con la Fiom di Maurizio Landini: «Occupare le fabbriche? Oggi con tre milioni disoccupati e la produzione in caduta libera è l’ultima cosa da immaginare ». Ben distinta ma non ostile alla Cgil di Susanna Camusso: «Fanno male a non valutare la riapertura del dialogo con il governo », tuttavia «lavorerò in ogni momento per trovare una sintesi» tra i sindacati. Pronta al confronto e «a un’assunzione di responsabilità per il bene comune» con l’esecutivo di Matteo Renzi che pure nel suo «dinamismo riformista non ha dato segnali di svolta».
Sono parole di Annamaria Furlan eletta ieri nuovo segretario generale della Cisl al posto di Raffaele Bonanni, che dopo otto anni ha lasciato il vertice del sindacato. Frasi pronunciate nel discorso di insediamento e che confermano come il nuovo leader si muova senza strappi rispetto alla linea precedente.
«La Cisl continuerà a essere rigorosa, riformista, pragmatica », ha detto rilanciando la necessità di «un grande patto sociale per riaprire all’Italia un orizzonte di speranza».
Quanto al jobs act «se ben funziona, può essere uno strumento straordinario per superare la precarietà, ma sono gli investimenti, l’innovazione e la ricerca che creano posti di lavoro», ha affermato.
Il cambio al vertice segna comunque una novità. Alla guida della Cisl sale per la prima volta una donna e l’intera segreteria confederale va incontro a un rinnovamento, all’insegna dell’unità interna. La Furlan è stata eletta dal Consiglio generale quasi all’unanimità, 194 voti su 200 e nessun contrario. Sindacalista di lungo corso, ha iniziato a 23 anni come delegata del Silulap (i lavoratori postali della Cisl) a Sestri Levante, dove era impiegata. Segretaria provinciale e regionale di categoria è passata poi alla guida della Cisl di Genova e a quella della Liguria. Da 12 anni fa parte della segreteria e nel giugno scorso è stata promossa segretario generale aggiunto al fianco di Bonanni, in pratica un’investitura per la successione. Che poi è avvenuta in anticipo di qualche mese sul previsto. Sui rapporti tra le confederazioni, la Furlan ha sottolineato il «pluralismo italiano dei sindacati» che vede differenze ma anche una «forte sintesi su alcuni temi». Un tema sul quale ieri il segretario uscente ha espresso il suo «rammarico» per le divisioni nel sindacato che «mi hanno molto pesato ». «È importante mettersi d’accordo», altrimenti «non riusciamo a rappresentare bene i lavoratori e diamo il fianco ai poteri forti che hanno già sfasciato i partiti», ha ammonito Bonanni.