la Repubblica, 8 ottobre 2014
L’errore dell’arbitro e la civiltà dei giocatori. Altro che Juventus-Roma
Sabato a Mendoza (Argentina), davanti a 40mila spettatori, si giocava Argentina/Australia di rugby. Al 75° minuto di una “battaglia” sportiva ancora incerta nel punteggio, un giocatore argentino viene placcato fallosamente da un avversario. L’arbitro, il gallese Owens, assegna un calcio di punizione ed espelle l’australiano. Mentre il giocatore esce dal campo, peraltro senza proteste dei compagni, l’occhio dell’arbitro va al maxi schermo che trasmette il replay dell’azione. Sorpresa! L’arbitro richiama il giocatore espulso e, rivolto ai capitani delle squadre, dichiara “Mi scuso, è stato un mio errore, il fallo c’è stato ma era involontario” annullando così, facendo appello solo a intelligenza e buon senso, il precedente provvedimento. Vedremo mai qualcosa di simile nel calcio italiano?