7 ottobre 2014
Le condizioni di Jules Bianchi, un bodyguard per Balotelli, il ritorno in Azzurro di Pirlo, come sarà il Giro d’Italia 2015
Il meglio della pagine sportive dei quotidiani di oggi: il pilota Bianchi ricoverato dopo l’incidente, Balotelli messo sotto controllo dal Liverpool ed escluso da Conte, il ritorno in Nazionale di Pirlo, la presentazione del prossimo Giro d’Italia.
Jules Bianchi grave ma stabile
Jules Bianchi è in condizioni critiche, gravi, ma stabili. E’ l’unica notizia trapelata dal Mie Hospital, dove il pilota della Marussia, vittima domenica del gravissimo incidente alla fine del gran premio del Giappone, è ricoverato in terapia intensiva. Dopo l’operazione al cervello durata oltre 4 ore, i medici che lo hanno in cura non hanno rilasciato alcun comunicato ufficiale [Claudio Russo, Mes 7/10].
Intanto su Internet, nonostante l’ordine della Fom di Bernie Ecclestone di rimuovere le immagini, si trova ancora il filmato dell’incidente. La ripresa è da una tribuna: l’impatto è terrificante, la Marussia è un missile che centra la coda della gru in manovra. Nel filmato si vede anche il commissario che prima agita le bandiere gialle, poi cambia e passa alla verde, che è quella che indica il via libera: e forse è questa che Bianchi ha visto, aumentando la confusione. Perché la verde? Probabilmente perché nel frattempo la gru si era spostata di pochi centimetri e l’addetto si è ritrovato al di là, quindi, secondo le norme, dopo l’incidente [Flavio Vanetti, Cds 7/10].
Un bodyguard per controllare Balotelli
Visto lo scarsissimo rendimento e delle continue intemperanze, il Liverpool ha deciso di affiancare a Mario Balotelli bodyguard. Che lo segue come un’ombra: ha una stanza riservata nella megavilla da due milioni di sterline affittata dal calciatore nel nord della città. Gli porta i vestiti, lo accompagna in pullman e addirittura lo segue in Audi quando tenta di sfrecciare in Ferrari [Monica colombo, Cds 7/10].
Conte: «Credo nella meritocrazia, Balotelli non è pronto»
A Coverciano è iniziato il secondo raduno della Nazionale targata Antonio Conte, apparso sorridente e rilassato in conferenza stampa. «Pellè l’ho chiamato perché credo nella meritocrazia, ha segnato 50 gol in due anni e sta facendo bene in Inghilterra. Rugani l’ho allenato alla Juve e a Empoli è cresciuto in maniera esponenziale». Resta la nota dolente Balotelli. Conte non lo scarica del tutto, non ancora almeno: «Ha iniziato un nuovo percorso, diamogli il tempo di integrarsi». Ma per adesso è lontano da tutto ciò che il c.t. pretende da chi è qui a sudare e faticare per trasformare una selezione in una squadra di club [Alessandro Bocci, Cds 7/10].
Il ritorno di Pirlo in Nazionale
Nella fulgida carriera azzurra di Pirlo perfino i numeri e le casualità non sono banali. Festeggiò la centesima presenza al Maracanà, segnando su punizione, e adesso comincia la sua seconda vita in Nazionale alla vigilia del duello contro lo stesso avversario che inaugurò la prima: accadde 12 anni e 1 mese fa, il 7 settembre 2002 a Baku, sotto il regno di Trapattoni. Non è statisticamente molto semplice incrociare l’Azerbaigian, eppure come allora anche oggi – 7 ottobre 2014, nell’era Conte – è proprio questa avversaria un po’ esotica che l’Italia si prepara ad affrontare per le qualificazioni all’Europeo, venerdì prossimo a Palermo. In verità il ritorno di Pirlo si presta a un raffronto più ravvicinato e per molti versi ancora più simbolico [Enrico Currò, Rep 7/10].
Aperto fascicolo sugli insulti di Lotito a Marotta
La procura della Federcalcio ha aperto un fascicolo, dopo la lite in Lega di Serie A tra il presidente della Lazio Claudio Lotito e l’ad della Juventus Beppe Marotta. Lo scorso 26 settembre, dopo un’assemblea contrassegnata da scontri verbali a porte chiuse tra i dirigenti di Juve e Lazio, uscendo Lotito aveva risposto a una domanda su Marotta e alla battuta di un cameraman sul dirigente bianconero aveva detto: «Il problema è che con un occhio gioca a biliardo e con l’altro segna i punti...» [E.B., Mes 7/10].
Presentato il Giro d’Italia 2015
Appena nato il Giro 2015 riscuote subito unanimi consensi. Propone salite epiche (Mortirolo, Abetone, Madonna di Campiglio, Tonale, Finestre, Sestriere, Cervinia) e tappe mosse e selettive come grandi classiche. Ma soprattutto riporterà in Italia Alberto Contador, contro il quale potrebbero allearsi Vincenzo Nibali e Fabio Aru. La grande novità, trapelata ieri durante la presentazione al Palaghiaccio di Milano, è infatti che sia Contador che la coppia azzurra del team Astana nel 2015 potrebbero correre sia Giro che Tour: lo spagnolo per tentare un’accoppiata che non riesce dal 1998 (Marco Pantani), Aru e Nibali per scambiarsi i ruoli di capitano e gregario rispettivamente nella Corsa Rosa e nella Grande Boucle [Giorgio Viberti, Sta 7/10].
Siamo un popolo di esterofili: Tour e Vuelta non si presentano in due lingue come fa il Giro d’Italia (nella grafica addirittura solo in inglese), che ha sempre più successo sul mercato internazionale. Siamo esterofili perché vogliamo il campione straniero in grado di nobilitare e movimentare una corsa che come difficoltà e fascino non è mai inferiore alle altre: se poi c’è il campioncino italiano in grado di farlo soffrire, se non ancora di batterlo, allora l’annata potrebbe essere da ricordare [Paolo Tomaselli, Cds 7/10].