Affari & Finanza, 6 ottobre 2014
Le dimissioni di Bill Gross dalla Pimco hanno provocato un terremoto nel mercato dei bond
Tutto sembra andare storto per Pimco in questo momento ma a tremare non è solo la capogruppo Allianz ma tutto il mercato obbligazionario. La società statunitense di gestione del risparmio è infatti il numero uno al mondo nel comparto del debito e le sue dimensioni sono tali da arrivare ad influenzare l’andamento dei Treasury del governo di Washington.
Questo è puntualmente avvenuto venerdì 26 settembre quando si è diffusa la notizia delle dimissioni di Bill Gross, co-fondatore di Pimco e gestore del mega fondo Total Return: il titolo decennale del Tesoro Usa ha fatto registrare un piccolo ma significativo aumento del rendimento. E, sempre nella stessa giornata, anche l’andamento negativo dei titoli di Stato italiani e spagnoli è stato messo in relazione con le dimissioni.
Per Wall Street, Bill Gross è “il Re dei bond”, nonché l’autorità indiscussa in fatto di investimenti obbligazionari. La sua influenza sul mercato può essere paragonata a quella di Warren Buffett per quel che riguarda il comparto azionario. Gross si è guadagnato titoli e stima sul campo facendo crescere il fondo da lui gestito, il Total Return, fino a farlo diventare il più grande al mondo con patrimonio di 240 miliardi di dollari. Per avere un metro di paragone basti pensare che questa cifra è pari a circa un decimo del gigantesco debito pubblico italiano. Proprio il fondo Total Return è stato quello che ha sofferto maggiormente la dipartita di Gross con i sottoscrittori che sono corsi a riscattare la propria quota, mentre hanno beneficiato della notizia i fondi di Janus Capital Group, società presso cui il gestore è andato a lavorare.
Sempre nella giornata di venerdì 26 settembre i titoli del colosso assicurativo Allianz, che nel 2000 ha rilevato Pimco, sono arrivati a perdere quasi l’8% sulla Borsa di Francoforte. Morningstar, la società che giudica la bontà o meno dei fondi di investimento, ha posto under review tutti i comparti della società californiana, anche se ha contestualmente puntualizzato che «gli investitori in fondi Pimco potranno continuare a contare sulla solidità del team e sulla base degli sviluppi futuri rivedere le loro posizioni in portafoglio». Dunque, «anche se la società sembra essere stata colta di sorpresa dalla rapidità e dalla natura delle dimissioni di Bill Gross — ha commentato Michael Herbst analista di Morningstar — il gruppo mantiene un profilo solido di management».
Successivamente, quando Pimco ha nominato Daniel Ivascyn successore di Bill Gross, Morningstar ha giudicato positivamente i nuovi incarichi, anche se per valutare appieno la bontà delle scelte ci vorrà del tempo. Molti investitori, però, hanno deciso di non concedere al nuovo gestore neanche il “periodo di prova” e i loro riscatti hanno costretto il fondo Total Return a presentarsi come venditore sul mercato secondario.
Il comparto più a rischio in questo momento è il corporate debt statunitense che, pur essendo molto liquido, non ha le dimensioni e le capacità di attutire l’impatto come ha fatto quello dei Treasury. Gli esperti non sono concordi nel valutare il possibile impatto su un periodo di tempo più lungo anche perché molto dipenderà dall’esito dell’indagine aperta dalla Sec nei confronti di Pimco, un elemento che alcuni hanno messo in relazione con le dimissioni di Pimco (anche se la stessa Allianz si è affrettata a smentire qualsiasi correlazione).
L’autorità di Borsa americana ha il sospetto che Pimco abbia gonfiato ad arte i rendimenti del fondo Pimco Total Return Etf gestito proprio da Gross. Il fondo avrebbe comprato investimenti scontati per poi rivalutarli subito nel calcolo delle sue attività. La mossa ha generato veloci guadagni, mentre in realtà il fondo avrebbe tratto vantaggio da formule contabili diverse nella valutazione. Proprio il fatto che il fondo Etf sia andato molto meglio del Total Return di casa Pimco, e anche degli altri benchmark del settore, ha allertato gli investitori.
Alla notizia dell’indagine Sec a molti è subito tornato in mente lo scambio di battute al vetriolo fra Bill Gross e il suo storico sodale Mohamed El-Erian, che lasciò Pimco nel 2013. Il primo si rivolse al secondo, con cui aveva una divergenza di opinioni sulle strategie di investimento, dicendo: «Io ho alle spalle 41 anni di eccellenza negli investimenti, tu cos’hai?», ottenendo per tutta risposta dal secondo un «sono stanco di raccogliere la tua merda ». Di recente El-Erian è tornato sulle sue dimissioni, spiegando di aver preso quella decisione per poter stare più vicino a sua figlia: «Mettetela così — ha detto il manager di origini egiziane — il mio bisogno di essere un buon padre è stato più forte del mio desiderio di essere un buon investitore». Solo il tempo potrà dire se la vera ragione della sua dipartita è stata questa. L’autorità di Borsa americana ha il sospetto che Pimco abbia gonfiato ad arte i rendimenti del fondo Pimco Total Return Etf gestito proprio da Gross Nella foto qui sopra Bill Gross, co-fondatore di Pimco e gestore del mega fondo Total Return